Michael Weatherly dopo NCIS si gode il successo di Bull
L’ex Di Nozzo di NCIS ricorda le esperienze sul set della serie CBS e l’avventura di Dark Angel ma la sua vita ora è totalmente concentrata su Bull a febbraio su Rai 2
Le feste di Natale negli USA corrispondono ad un periodo di pausa, breve o lunga a seconda dei canali, per le serie tv. Tra le 455 serie tv in onda nel 2016 lo scorso settembre ha debuttato sulla CBS anche Bull un nuovo procedurale a sfondo legale con protagonista l’ex Di Nozzo di NCIS Michael Weatherly, in onda negli USA il martedì sera proprio dopo NCIS. Una collocazione che si è ripetuta anche in Italia dove Bull ha debuttato con il solo primo episodio lo scorso 13 novembre dopo il finale di tredicesima stagione di NCIS su Rai 2 e tornerà in onda il 12 febbraio insieme alla quattordicesima stagione di NCIS sempre su Rai 2 in prima tv assoluta.
Dopo nove episodi trasmessi negli USA per Michael Weatherly è tempo di fare il primo bilancio sulla nuova avventura di Bull che dopo soli tre episodi trasmessi ha ottenuto l’ordine per una stagione completa da 22 episodi su CBS e è attualmente la seconda serie tv drama più vista del canale, agevolata anche dal traino di NCIS, ancora una volta la serie tv più vista di CBS. La serie tv racconta le vicende del dottor Jason Bull (Weatherly) un personaggio ispirato al dottor Philip McGraw, famoso psicologo televisivo americano, conosciuto solo come “Dr Phil”, che lavora come consulente per la formazione della giuria. Bull e la sua squadra si occupano infatti di aiutare gli avvocati nel processo nella selezione e gestione della giuria.
La cosa più importante che mi sono portato dietro quando abbiamo girato il pilot è stato 8 1/2 di Fellini, un film su un uomo che dovrebbe avere sempre il controllo della situazione, un regista, un uomo pieno di idee.
Come ha dichiarato Micheal Weatherly nel corso di un’intervista a TvLine, nella quale ha parlato della sua vita personale e professionale, da Dark Angel a NCIS fino al rapporto con la moglie. Un riferimento al film di Fellini da circoscrivere alla visione di Bull e del suo personaggio di Weatherly, un uomo esternamente calmo e pacifico sotto i suoi occhiali ma che dentro è un fiume in piena, come ha sottolineato l’attore.
Nel corso del pilot è stato importante vedere Bull legare e emozionarsi con il giovane imputato e poi vederlo confrontarsi con le invettive di quella giurata. Sono piccoli squarci su quello che sarà il personaggio. Nel corso della serie scopriremo che Bull può essere divertente, può essere incredibilmente auto-distruttivo. Dal mio punto di vista l’intera serie si basa sull’idea che Bull deve trovare la risposta a una domanda che ancora non ha scoperto. Non è solamente bravo a leggere le persone, ne ha proprio bisogno. I suoi talentuosi collaboratori lo aiutano, ma alla fine della giornata tornano a casa e hanno una vita normale, mentre lui è un personaggio ossessionato dal suo lavoro. Questo per me è interessante.
Parlando dell’esperienza di NCIS Michael Weatherly ha rivelato come indubbiamente gli manchi il cameratismo, l’affinità e le risate che ovviamente si creano sul set dopo 13 anni di lavoro, ma è tutto concentrato sulla sua nuova avventura “e mi sono fatto belle risate anche sul set di Bull!“. La decisione di lasciare NCIS non è stata facile ma era per lui necessaria, sentiva che per lui quell’esperienza era stata soddisfacente e ne era ormai “sazio”, era arrivato al momento in cui si sentiva “pronto ad andare avanti. Non ho alcun rimorso o alcun tipo di ripensamento“.
Naturalmente Weatherly è soddisfatto di come sta andando Bull negli USA e ha raccontato come ci sano diverse persone che gli chiedono quello che succederà, chi lo elogia, ma ovviamente anche chi gli chiede se è ancora in onda. Un successo che in questo periodo ricco di serialità è sempre più complicato “la chiave è ‘lo show è buono?’ se lo guardi come se fossi uno spettatore, riesci a comprenderne le premesse?“. Parlando proprio dell’identità di una serie che spesso, soprattutto in passato, era condizionata dalla sua messa in onda, Weatherly ha ricordato la sua esperienza in Dark Angel cancellata alla seconda stagione, nonostante il buon risultato della prima:
avevamo costruito un drama distopico in onda il martedì sera alle 9 pm e la seconda stagione ci siamo ritrovati alle 8 pm con il “freak della settimana”, a inseguire mostri. Era diventato un prodotto diverso e questo è stato uno dei problemi che ci siamo trovati ad affrontare. Io posso solo ripercorrere la mia carriera e ragionare su quello che ha funzionato, quello che non ha funzionato e perchè e pensare a quello che c’è da fare per Bull.
Una serie che ruota intorno alla capacità di interpretare le persone, di capirne i ragionamenti e di prevederne le mosse:
Sono da sempre affascinato dalle elezioni e continuerò sempre ad esserlo. Proviamo sempre a capire il mondo in cui viviamo e quel mondo è riassumibile in una parola “persone”. Per questo una serie incentrata sul comprendere le persone deve avere un suo spazio, un ruolo importante.
Il protagonista di Bull non ritiene però che il suo personaggio sia una figura perfetta, ma al tempo stesso quando le persone gli chiedono se ritiene che Bull svolga un lavoro eticamente ineccepibile, non sa dare una risposta “Jack Bauer che fa tutto quello che fa è etico? E’ un personaggio televisivo. E’ interessante notare come le persone si appassionino per certi aspetti dello show di cui personalmente non mi preoccupo minimamente“.
Come spesso capita con le serie tv CBS, anche Bull affronterà temi attuali e per esempio nell’episodio in onda il 3 gennaio negli USA (e prossimamente in Italia) si parlerà di auto senza pilota, argomento su cui Michael Weatherly si schiera a favore della loro realizzazione “come padre di tre figli, preferisco pensare che siano in una macchina sicura e realizzata come se fosse un marshmallow” ha detto ridendo.
L’appuntamento con Bull è su CBS con il decimo episodio dal 3 gennaio e in Italia su Rai 2 dal 12 febbraio subito dopo NCIS con il secondo episodio.