Master of None 2 porta Edoardo Vianello e Guarda come dondolo nella classifica Billboard
Edoardo Vianello con Guarda come dondolo nella classifica USA di Billboard grazie a Master of None
Gli americani innamorati di Guarda come dondolo di Edoardo Vianello e di Alessandra Mastronardi. Tutto merito della straordinaria seconda stagione di Master of None e di quel piccolo, grande autore e attore di Aziz Ansari. Seconda stagione di Master of None in streaming ormai da qualche settimana su Netflix in tutti i paesi in cui la piattaforma è presente, Italia compresa quindi.
In una scena intima, romantica, semplice, sullo sfondo di una New York da cartolina, mentre fuori la vita scorre con tutte le sue difficoltà e complicazioni, nel chiuso di un appartamento, con un bicchiere di vino in mano, Francesca (Alessandra Mastronardi) insegna a Dev (Aziz Ansari) a ballare il twist. E per farlo decide di far partire un classico senza tempo come Guarda come dondolo di Edoardo Vianello. Questa scena di Master of None 2, che potete vedere in apertura di articolo, ha permesso a Edoardo Vianello di entrare nella top ten Billboard dedicata alle canzoni delle serie tv. Una decima posizione conquistata ad un mese di distanza dal rilascio della seconda stagione della serie, quasi una conferma di come le serie tv su Netflix abbiano una vita seriale più lunga del rilascio immediato.
Quel ritmo anni ’60 di Edoardo Vianello ha scatenato la curiosità dei fan americani della serie e a 78 anni l’artista si è ritrovato per la prima volta nella sua vita nella classifica Billboard. Secondo Nielsen Music l’apparizione di Guarda come dondolo in Master of None 2 ha portato a 15 mila ricerche su Shazam per capire cosa stessero ascoltando, 900 download (ovviamente legali) della canzone e 120 mila riproduzioni in streaming della canzone.
Il brano è presente nel nono episodio intitolato Amarsi un po’ come il brano di Lucio Battisti, presente anche nella colonna sonora della puntata, titolo internazionale dell’episodio e non solo traduzione italiana. Infatti la seconda stagione di Master of None è parzialmente ambientata in Italia. Il primo episodio della stagione, intitolato The Thief (Il Ladro) è un omaggio girato in bianco e nero a Ladri di Biciclette di Vittorio De Sica, mentre altri due episodi hanno titoli italiani: il secondo Le Nozze e l’ultimo Buonanotte.
Una passione per l’Italia che ha portato Ansari e il suo Dev a Modena, a mangiare e a preparare la pasta fresca. Un omaggio al nostro paese e alle sue caratteristiche che è più un atto d’amore che una fredda riproduzione da cartolina, in una serie coraggiosa che si permette, in una piattaforma internazionale come Netflix, di inserire interi dialoghi in italiano, di giocare con il bianco e nero e con gli omaggi, di raccontare l’arte del cibo in tutta la sua bellezza. Il personaggio di Alessandra Mastronardi, Francesca, è pienamente inserito all’interno della storia ma non perde mai le sua caratteristiche italiane. Lontano dalla perfezione linguistica della classica tv USA, Master of None porta in scena l’inglese con influenze indiane di Dev e quello colorato dal gusto italico di Francesca. Proprio per questo Master of None, non me ne vogliano gli amici doppiatori, è un prodotto che va visto in lingua originale, per poter apprezzare a pieno le sfumature di ogni singola inflessione dell’inglese.
Master of None 2 non è solo omaggio all’Italia. Aziz Ansari è capace di far sorridere, di far commuovere, di far pensare lo spettatore nello scorrere dei 20 episodi, 10 per stagione, finora realizzati, trasformando il mondo della stand-up comedian, i suoi temi dal cibo al razzismo, dalla religione alle ironie sugli indiani, in un racconto compiuto che va oltre la semplice battuta.
Le due stagioni di Master of None sono disponibili su Netflix.