Mary Kills People, su TIMVISION in esclusiva: il tema del fine vita raccontato attraverso una dark comedy
In esclusiva su TIMVISION la prima stagione di Mary Kills People serie tv canadese che affronta un tema sensibile e controverso come quello del fine vita con una buona dose di umorismo
“Io, Troy Dixon, scelgo di porre fine alla mia vita”
Inizia così, con queste parole, Mary Kills People nuova serie tv interamente disponibile su TIMVISION, la tv on demand di TIM, con la sua prima stagione composta da 6 episodi. Prime parole che introducono direttamente nel cuore della vicenda al centro di Mary Kills People che racconta le vicende della dottoressa Mary Harris, interpretata da Caroline Dhavernas (vista in Hannibal) che “uccide le persone” come spiega il titolo.
Mary, dottoressa e madre divorziata di due ragazze, fuori dall’ospedale diventa una sorta di “angelo della morte” aiutando i malati terminali a porre fine alle proprie sofferenze attraverso la morte assistita. In questo infausto compito la aiuta Des Bennet (Richard Short) un chirurgo plastico con un passato da tossicodipendente che lo ha portato fino ad essere radiato dall’albo. Attraverso uno studio attento dei pazienti ed una procedura molto curata e studiata in ogni singolo dettaglio che comprende anche una video testimonianza del malato con la dichiarazione riportata in apertura, i due aiutano a morire in modo dignitoso alcuni malati terminali.
Il metodo scelto per la procedura è l’aggiunta di Pentobarbital, un farmaco che assunto in modo eccessivo può essere letale, ad un bicchiere di champagne. Una modalità decisa da Mary convinta che debba essere una scelta volontaria del paziente e non un’iniezione di un dottore a portare alla morte. La situazione già in bilico, precipita quando uno dei pazienti si rivela essere un poliziotto sotto copertura (interpretato da Jay Ryan).
Dramma, commedia, thriller si fondo in Mary Kills People serie tv di origine canadese già rinnovata per una seconda stagione, condita da una forte dose di dark humor attraverso cui riesce ad affrontare un tema molto delicato ed attuale, alla ribalta in tutto il mondo e in particolare in Italia dove un disegno di legge sul fine vita è attualmente in discussione in Parlamento. Negli ultimi tre anni circa cinquanta cittadini italiani si sono recati in Svizzera, paese dove il suicidio assistito è previsto, per porre fine alle proprie sofferenze. Una soluzione scelta da Dj Fabo che lo scorso febbraio si è recato in Svizzera per terminare la propria vita, un caso che ha fatto molto discutere nel nostro paese rilanciando il tema e il relativo disegno di legge.
Il cosiddetto turismo della morte in Svizzera è un altro dei temi affrontati dai protagonisti di Mary Kills People mentre spiegano la situazione ai possibili “clienti” “in Svizzera il suicidio assistito è legale […] Con circa 20 mila dollari può prendere un aereo di sola andata, farsi ricoverare in una clinica e pagare il trattamento. Oppure con 10 mila possiamo aiutarla noi“. Ma il fattore economico non è importante per Mary, non è per questo che si è trasformata in un “angelo della morte” ma perchè “credo che dovremmo avere il controllo sulla nostra vita e sulla nostra morte, questo significa essere liberi“.
Assassina o angelo? difficile dare un giudizio definitivo su Mary soprattutto considerando le implicazioni legali del suo comportamento, in assenza di una legislazione in materia, in Italia come altrove. Un tema importante affrontato sfuggendo a facili sentimentalismi o a giudizi morali di qualunque tipo ma alternando momenti più leggeri, divertenti, ironici, a riflessioni più profonde. Al centro di Mary Kills People c’è una donna, un essere umano con tutte le sue imperfezioni, con tutti i suoi difetti e i suoi bisogni che decide di mettersi al servizio degli altri con tutti i rischi che le sue azioni comportano. Il modo più adatto per raccontare un tema così complesso e controverso.
Mary Kills People è un’interessante aggiunta al ricco catalogo delle serie tv di TIMVISION, capace di intrattenere fondendo il medical drama con il poliziesco, trattando un tema profondo e molto attuale, ma condendo il tutto con la giusta dose di ironia senza risultare mai nè banale nè superficiale.
Iniziativa in collaborazione con TIMVISION