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Westworld avrà un intero episodio in giapponese, in attesa del napoletano de L’amica Geniale

HBO si apre alle lingue e ai sottotitoli con Westworld e un episodio in giapponese e L’Amica Geniale che sarà totalmente in napoletano

pubblicato 10 Aprile 2018 aggiornato 1 Settembre 2020 01:32

HBO si prepara a far conoscere le lingue agli americani. Inizierà con Westworld in partenza il 22 aprile su HBO (in Italia in contemporanea il 23 in versione originale su Sky Atlantic HD, doppiato dal 30) in cui è previsto un episodio che sarà quasi interamente in giapponese, come ha anticipato Jonathan Nolan in un’intervista a ew, e ambientato nel nuovo parco a tema Shogun introdotto già nel finale della prima stagione. Successivamente sarà la volta dell’italiano e del napoletano nello specifico, grazie all’Amica GenialeMy Brilliant Friend realizzato insieme alla Rai.

Una delle novità più attese della seconda stagione di Westworld è il misterioso nuovo parco basato sul giapponese feudale. Le prime immagini della nuova ambientazione sono state introdotte nel finale della prima stagione, andato ormai in onda 16 mesi fa, ma sono state poche e brevi immagini introduttive. Così come poche sono state anche le scene del nuovo parco introdotte nel trailer che trovate in apertura di articolo.

Vogliamo provare a mitigare le aspettative. Gran parte della stagione sarà a Westworld. Ma avremo la possibilità di dare un’occhiata a quest’altro mondo. Ci saranno alcuni episodi ambientati nel mondo Shogun nello specifico una precisa storyline sarà ambientata in questo parco, mentre le altre continueranno altrove.

Nolan prova a mitigare per gettare subito dopo altra benzina sul fuoco dicendo che quello che hanno fatto con il mondo Shogun “è spettacolare“, che di fatto “un intero episodio sarà in giapponese” quindi quasi totalmente ambientato in questo parco. Non proprio il modo migliore per ridurre le attese.

Una scelta ponderata quella di creare un parco a tema giapponese, giustificata da Jonathan Nolan e Lisa Joy sia da un punto di vista creativo e affettivo ma anche da uno economico di apertura del mercato. Il film di Michael Crichton del 1973 mostrava infatti un mondo Medioevale e uno Romano oltre a quello western ma per Nolan oggi è riduttivo limitarsi a “esperienze occidentali, nord americane o europee. Devi provare a raggiungere il pubblico globale“. Nolan ha poi rivelato di essere ossessionato dal cinema giapponese fin da quando era bambino e voleva omaggiare Akira Kurosawa e i film con cui è cresciuto. Lisa Joy inoltre è cresciuta in Asia a Taiwan, quindi da sempre è affascinata da questa realtà.

Il parco Shogun è principalmente basato sul periodo Edo che va dal 1603 al 1867 ma come per Westoworld avrà anche elementi più contemporanei e sarà ancora più violento del precedente. Ma per scoprirlo non resta che aspettare ancora qualche settimana.

L’amica geniale e il napoletano su HBO

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HBO proverà a sconfiggere la storica avversione degli americani ai sottotitoli con l’attesa L’amica Geniale – My Brilliant Friend la serie tv realizzata insieme a RaiFiction e TIMVISION, prodotta da Wildside, Fandango e Umedia Production, tratta dalla saga di romanzi di Elena Ferrante.

Un tempo nella patria della serialità internazionale, gli Stati Uniti, i sottotitoli erano limitati a prodotti di nicchia, basti pensare che Gomorra e Duetschland 83 sono trasmessi da un piccolo canale cable come Sundance Tv. Grazie alle piattaforme globali come Amazon e Netflix che hanno permesso l’arrivo di serie in tedesco o anche in italiano, tutto questo sta cambiando come ha spiegato a Variety Lorenzo De Maio di Endeavor Content.

Pensate a 3% su Netflix, in portoghese o Babylon Berlin in tedesco, io penso che il pubblico americano sia ormai pronto per L’amica geniale.

Francesca Orsi di HBO ha spiegato come l’intera serie sarà in napoletano “un ritratto autentico di questo mondo. Farlo in inglese non sarebbe stato così autentico, non sarebbe stata una vera immersione in questa cultura.” Lorenzo Mieli ha spiegato che l’ipotesi di girarlo in inglese non è mai stata presa in considerazione

Fin dall’inizio HBO non solo lo ha accettato ma ci ha incoraggiato ad essere autentici e unici. Il 70% della serie è recitata in una lingua che nemmeno io, che sono di Roma, capisco. Gran parte della storia è proprio legata alla crescita e all’educazione di queste ragazze di cui una diventerà un’intellettuale che vuole scrivere libri e deve imparare l’italiano. Una lingua diversa dal napoletano.

L’accordo prevede quattro stagioni basate sui quattro libri di Elena Ferrante ma al momento sono la prima stagione è stata ordinata ufficialmente. Orsi ha spiegato come per HBO la difficoltà sarà quella di catturare anche quegli spettatori che non hanno letto i romanzi.