Home Notizie Serie TV, novità: HBO ordina una nuova serie di Alan Ball creatore di Six Feet Under, The CW pensa al thriller Blowback

Serie TV, novità: HBO ordina una nuova serie di Alan Ball creatore di Six Feet Under, The CW pensa al thriller Blowback

National Geographic ordina una miniserie sulla guerra in Iraq, mentre TNT ripercorrerà il caso di Chandra Levy

pubblicato 30 Luglio 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 21:56

Blowback: The CW ha iniziato a lavorare a un thriller prodotto da Justin Lin, scritto da Hannah Shakespeare, presentato già lo scorso anno ma di cui poi non venne realizzato il pilot. Warner Bros avrebbe ora richiesto altre due nuove sceneggiature e la cosiddetta “bibbia” della serie, ovvero la struttura complessiva del progetto. Secondo deadline sarebbe un incrocio tra Gone Girl e i film di Bourne e potrebbe avere un formato limitato. Blowback racconta la storia di un giovane analista finanziario che durante un week-end romantico a New York, la moglie scompare, viene ritrovato un cadavere nella sua stanza d’albergo e tutta la sua vita viene stravolta.

Progetto senza titolo di Alan Ball: HBO ha ordinato un nuovo family dramedy dell’autore di Six Feet Under e incentrato su una famiglia multi-razziale composta da un professore di filosofia, la moglie avvocato e tre figli adottati e provenienti da Somalia, Vietnam e Colombia, più il loro unico figlio naturale. Una famiglia apparentemente perfetta, progressista ma che nasconde diversi problemi. Uno dei ragazzi inizia a vedere delle cose e potrebbe essere una malattia mentale, ma anche qualcosa di diverso. La serie sarà una tragicomica riflessione sull’America contemporanea.

Progetto senza titolo sul caso Chandra Levy: TNT ha messo in lavorazione una serie limitata, prodotta da Lawrence Kasdan e co-prodotta da Sony e Turner, scritta da Keith Huff sulla base del libro di Scott Higham e Sara Horowitz Finding Chandra: A True Washington Murder Mystery. Chandra Levy aveva 24 anni, era stagista presso l’ufficio federale delle prigioni, quando scomparve nel 2001. Il suo caso suscitò l’attenzione dei media quando emerse la sua relazione con il deputato Gary Condit. Quando venne ritrovato il cadavere della ragazza, il deputato divenne il primo sospettato ma non c’erano prove di un suo coinvolgimento nel caso. Nel 2007 due giornalisti del The Washington Post, Higham e Horwitz, vennero incaricati di condurre un’inchiesta sul caso e i loro 13 articoli furono le basi per il libro che analizza gli sforzi della polizia, le influenze politiche, scandali, fino a scoprire un immigrato di El Salvador, Ingmar Guandique, che aveva aggredito alcune donne nella stessa aerea. L’uomo venne condannato a 60 anni di prigione, ma lo scorso anno i suoi avvocati riuscirono ad ottenere un nuovo processo, dopo che un testimone chiave aveva confessato di aver mentito alla giuria. Pochi giorni fa Guandique è stato dichiarato innocente e il caso dovrà quindi ripartire da capo.

The Long Road Home: National Geographic ha dato il via libera a una miniserie basata sul romanzo di Martha Raddatz, adattato in otto parti da Mikko Alanne e che debutterà nel corso del 2017. The Long Road Home racconta l’eroica battaglia per la sopravvivenza durante la guerra in Iraq nel 2004, condotta dalla First Cavalry Division di Fort Hood in Texas, caduta vittima di un imboscata in quello che è diventato famoso come il “Black Sunday“. L’incidente, accaduto 11 mesi dopo il famoso discorso in cui l’allora Presidente Bush dichiarò che la guerra in Iraq era stata un successo, cambiò la visione della guerra da missione di pace a guerra contro i ribelli. La serie seguirà sia le sorti dei soldati che quelle dei familiari in Texas che per 48 infernali ore, restarono in attesa di notizie dal fronte.