Serie A, Sky: ricorso contro l’assegnazione dei diritti televisivi a DAZN
Sky ha presentato un ricorso d’urgenza in tribunale contro l’assegnazione dei diritti televisivi riguardanti la Serie A a DAZN.
Nuovo capitolo per quanto concerne l’assegnazione dei diritti televisivi della Serie A riguardanti il prossimo triennio.
Com’è già noto, lo scorso 26 marzo, DAZN, reduce dalle polemiche riguardanti una serie di disservizi che ha costretto la piattaforma streaming a rimborsare gli abbonati danneggiati con un mese di visione gratis, si è aggiudicata i diritti tv della Serie A, per il triennio 2021/24, sborsando, per il Pacchetto 1 e il Pacchetto 3, una cifra vicina agli 840 milioni di euro.
Un’altra notizia già nota è che, lo scorso 29 marzo, la Lega Calcio ha rifiutato l’offerta di Sky riguardante il restante Pacchetto 2, una cifra pari a 87,5 milioni, che ha reso necessario l’apertura di un nuovo bando.
La notizia di oggi, pubblicata da Il Sole 24 Ore, è che Sky ha presentato un ricorso d’urgenza, al Tribunale di Milano, contro l’assegnazione dei diritti tv a DAZN, in partnership con TIM.
Secondo i legali di Sky, infatti, l’assegnazione della Lega Calcio a favore di DAZN rappresenta una violazione della Legge Melandri (che vieta, a qualunque broadcaster, di acquisire in esclusiva tutti i pacchetti relativi alle dirette delle partite) e, altresì, una violazione delle normative antitrust.
L’udienza è stata fissata per il prossimo 5 maggio.
Ricordiamo che il Pacchetto 1, assegnato a DAZN, garantisce 7 partite a giornata, in esclusiva su satellite/digitale terrestre e su internet, mentre il secondo pacchetto assegnato alla piattaforma streaming, il Pacchetto 3, prevede 3 partite, in “co-esclusiva” su internet, con chi si aggiudicherà il Pacchetto 2 che, come ricordiamo, non è stato assegnato.
Durante la giornata di domani, il nuovo bando per il Pacchetto 2 dovrebbe essere approvato nel corso dell’assemblea della Lega Calcio.