Serena Bortone sul caso Memo Remigi: “Vissuto con dolore, ma non posso chiudere gli occhi”
A “Da noi, a ruota libera” la conduttrice rompe il silenzio. Fialdini si schiera con la Morlacchi: “Le colpe vanno pagate nella giusta misura”
“Mi fermo qui, per ora“, così Serena Bortone lo scorso 27 ottobre, al termine dell’annuncio dell’allontanamento di Memo Remigi da Oggi è un altro giorno (e dalla Rai) in seguito al caso scoppiato ormai due settimane fa e di cui si sta ancora discutendo. La conduttrice rompe il silenzio e lo fa durante l’intervista concessa a Francesca Fialdini nella puntata di Da noi…a ruota libera andata in onda oggi, domenica 6 novembre 2022.
L’assist arriva da una foto mostrata dalla Fialdini in cui la Bortone è circondata dagli affetti stabili, noti al pubblico che segue il daytime di Rai 1. Nello scatto è presente anche un sorridente Memo Remigi, a quel punto la domanda è inevitabile: “Come hai vissuto personalmente la vicenda Memo e Jessica Morlacchi?”. Lo sguardo di Serena Bortone si incupisce: “É stato davvero un grande dolore, un grande dispiacere perché, come avrai capito, io ho sempre cercato di avere dei rapporti autentici (e lavorando ad un quotidiano lo sai), rapporti basati sempre sulla comprensione, sulla fiducia, sull’allegria. Una notizia che mi ha molto amareggiato“.
Prosegue e la conclusione della risposta diventa come una sottolineatura della punizione inflitta al cantante: “Nella vita (e a maggior ragione nel lavoro) non posso chiudere gli occhi di fronte ad un’ingiustizia quindi… molto triste“.
Francesca Fialdini chiude la parentesi aggiungendo il suo punto di vista, schierandosi dalla parte di Jessica Morlacchi: “Salutiamo Jessica… Mi sento di dire che le colpe vanno pagate nella giusta misura. É importante dare un segnale di questo tipo, comunque, perché questa è la Rai“.
Memo Remigi: “Moralmente distrutto. Ora ho bisogno di silenzio e cure, mi tutelerò”
Memo Remigi intanto, meno di una settimana fa, in una nota ha affermato che il provvedimento da parte della Rai è “ingiusto per la sproporzionata gravità della condanna“:
Sono moralmente distrutto. Alla mia età non è facile superare il grave stato d’animo in cui la azienda Rai, alla quale ho legato tutta la mia vita artistica, mi ha ridotto.
Aggiunge di aver ricevuto “messaggi di stima e di solidarietà espressi a mio favore anche da persone interne all’azienda“. Tuttavia, per Remigi è un periodo decisamente molto delicato: “Ora ho bisogno di riposo, di silenzio e di cure, sperando di riprendere le mie forze e la mia tranquillità. Ho, comunque, dato mandato all’Avv. Giorgio Assumma di Roma di esaminare, sotto il profilo legale, la via più idonea per la tutela della mia dignità di uomo e di artista“.