Sento ancora la vertigine, la docu-serie di Elodie è un Road to Sanremo che però racconta poco dell’artista: la recensione
Elodie si racconta ma fermandosi alla ricerca del brano da portare a Sanremo 2023: la docu-serie resta così a vantaggio dei fan che già la conoscono e non di chi vorrebbe scoprirla
La carriera di Elodie s’intreccia sempre di più con attività che escono dal raggio d’azione con cui è entrata nel mondo dello spettacolo, quello della musica. La cantante romana ha dimostrato di sapere gestire al meglio il mezzo televisivo (la sua co-conduzione a Sanremo 2021 ha convinto tutti), ma anche di poter intraprendere la strada della recitazione (con “Ti mangio il cuore” ha vinto il Ciak d’Oro come Miglior Rivelazione). A questi tasselli ora si aggiunge la docu-serie Sento ancora la vertigine, disponibile su Prime Video da oggi, lunedì 20 febbraio 2023.
Sento ancora la vertigine, docu-serie: recensione
Prodotta da Groenlandia, la docu-serie è composta da tre episodi che diventano una sorta di “Road to Sanremo 2023”: partendo dalla svolta della co-conduzione dell’edizione 2021 e dalla partecipazione come madrina al Pride di Roma del 2022, la serie osserva la cantante mentre, insieme al suo management, cerca la canzone perfetta per partecipare al Festival e, nel frattempo, si dedica agli altri impegni che le permettono di soddisfare quella curiosità di fare sempre cose differenti, dalla presenza alla Notte della Taranta all’esperienza come attrice.
Va detto che Sento ancora la vertigine è una docu-serie per chi, Elodie, la conosce già molto bene: i tre episodi non indagano nel passato dell’artista, non ne svelano retroscena inediti né esplorano il suo passato prima della notorietà. Molto più semplicemente, la serie assume i connotati di bonus track per chi ama il lavoro di Elodie e la vuole vedere in azione, non solo su un palco.
Una produzione che soddisfa curiosità legate ai backstage, e che quindi resta fortemente legata al lavoro di Elodie. L’uscita a due settimane dal Festival di Sanremo 2023 alimenta la curiosità di scoprire come “Due” sia diventata la canzone che avrebbe dovuto gareggiare, con tutte le difficoltà dell’esibizione dovute ad un brano complicato ma che, a detta di Elodie stessa, è uno dei più forti del suo nuovo album “Ok. Respira”.
Tolto questo, però, di Sento ancora la vertigine resta poco: Elodie non si racconta al punto da fornire al pubblico dettagli inediti del suo percorso. Le telecamere si limitano a seguirla nei suoi impegni pubblici, fatta eccezione per la laurea della sorella Fey e la festa con tutta la famiglia e le poche scene che ne raccontano il trasloco nella nuova casa: davvero poco, però, per rendere il racconto davvero intimo.
Se le docu-serie solitamente dovrebbero fornire punti di vista inediti sui suoi protagonisti, in questo caso la riservatezza resta la direttrice da seguire. Elodie non si racconta come avrebbe potuto raccontarsi, lasciando che le telecamere si fermino ad un certo punto e non vadano oltre. Sento ancora la vertigine esalta il suo lavoro ed il suo impegno, conferma il messaggio che Elodie rappresenta da anni, per cui solo la determinazione permette di raggiungere i propri sogni, anche se questi sono lontani, ma lascia nascosto tutto quello che ha reso Elodie prima che l’artista, la donna che è diventata oggi.