La lunga giornata al Senato penalizza Cartabianca che comincia solo alle 21.50. Il programma di Rai 3 ha infatti dovuto lasciare spazio al lunghissimo live della seduta da Palazzo Madama, dove stavano andando in scena i momenti salienti della crisi di governo, poi sventata. Se lo Speciale del Tg1, Fuori dal coro e Di Martedì hanno potuto seguire la situazione da studio con finestre dedicate, la terza rete ha invece optato per il live ‘puro’ della prima e seconda chiama. Un’operazione decisamente lunga e anti-televisiva.
Ecco allora lo slittamento della Berlinguer, che è apparsa in video visibilmente nervosa: “Partiamo con grave ritardo, abbiamo seguito fino ad adesso la chiamata del voto per la fiducia al governo”, ha esordito la conduttrice.
La Berlinguer ha fatto sapere di aver ricevuto la comunicazione dello slittamento solo alle 20.40: “I lavori al Senato sono stati più lunghi perché hanno parlato più di quanto avrebbero dovuto”.
Nonostante il ritardo, Cartabianca non ha rinunciato all’anteprima, conclusa poco dopo le 22. Pronti via e la Berlinguer ha accolto Corrado Augias per le prime valutazioni: “Poveretto, stava aspettando con me da tanto tempo. Stasera ti do del tu, dopo quest’attesa assieme di quaranta minuti dietro le quinte…”.
Oltre al giornalista, nel talk si sono alternati Matteo Salvini, Ferruccio De Bortoli, Manlio Di Stefano, Matteo Bassetti, Michele Mirabella, Andrea Scanzi, il presidente di Federalberghi Sardegna Paolo Manca e l’imprenditrice Lisa Ferrarini. Saltata invece l’ospitata di Valentina Petrini, annunciata alla vigilia.
“Dovremo correre più delle altre sere – ha spiegato ancora la padrona di casa, che si è comunque rifatta col commento in diretta del ‘caso Ciampolillo’ – abbiamo dovuto ridimensionare l’ultima parte”. I minuti persi sono stati ad ogni modo recuperati in coda, con la sigla di Linea Notte scattata ben dopo le ventiquattro. Stavolta però nessuna polemica da parte di Maurizio Mannoni.