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Selfie, Cristiana Mastropietro a Blogo: “Programma contemporaneo per temi e linguaggio, diverso dal solito makeover”

“L’obiettivo è raccontare il cambiamento in maniera profonda, emotiva, onesta e vera” dice la co-fondatrice di Pesci Combattenti, al debutto nel prime time di Canale 5 con il programma prodotto da Fascino. Ed è pronta anche la ‘vera storia’ dell’Unto e Bisunto Chef Rubio, a dicembre su DMAX.

pubblicato 21 Novembre 2016 aggiornato 1 Settembre 2020 17:03

Debutta questa sera su Canale 5 Selfie – Le cose cambiano, nuovo programma firmato Fascino con Simona Ventura nelle vesti di conduttrice e una pletora di personaggi dell’universo defilippesco a far da mentori e giudici. Nel programma, però, c’è anche lo zampino di Pesci Combattenti, società di produzione che abbiamo ormai imparato a conoscere e che ha nel suo portfolio chicche come Unti e Bisunti, Le ragazze del ’46, La meraviglia della scienza (con Giancarlo Giannini), Lupi – Limited Access Area, ma anche Il Più Forte, attualmente in onda su DMAX.

Ne abbiamo approfittato per fare una chiacchiera con Cristiana Mastropietro, co-fondatrice di Pesci Combattenti, per farci raccontare cosa vedremo questa sera e avere qualche news di Unto e Bisunto – La vera storia di Chef Rubio, capitolo finale della saga che ha creato un genere atteso a dicembre su DMAX, e di Ammore Infinito, il musicarello neomelodico inizialmente previsto per gennaio 2017 su Real Time. Ma procediamo con calma.

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Partiamo subito da quel che succederà oggi, il debutto di Selfie. Sono onesta: quando ho pensato a Simona Ventura, Maria De Filippi, Fascino e Pesci Combattenti tutti insieme appassionatamente mi è venuta una leggera vertigine. Non ti dico quando poi ho visto i tutor in servizio. Difficile pensare a una combinazione più ‘estrosa’. La domanda nasce spontanea: come avete fatto a convivere?

Guardarsi intorno è fondamentale per crescere e maturare: è una combinazione particolare, senza dubbio, un’alchimia anche delicata volendo, ma estremamente stimolante. Quando ci è arrivata la proposta abbiamo deciso di coglierla al volo: in passato avevamo avuto altre richieste di collaborazione e di coproduzione ma non siamo mai andati fino in fondo. In questo caso, quando Fascino ci ha chiamato a dare un contributo per  progetto con Simona Ventura, vi abbiamo trovato subito tanti ingredienti molto interessanti, non ultimo la conduzione.

Qual è il ruolo di Pesci in questa collaborazione?

Il programma è prodotto da Fascino e noi siamo stati chiamati a collaborare per quel che ci è ‘proprio’, ovvero per il nostro modo di raccontare storie e di lavorare sul genere docu-factual. Siamo intervenuti soprattutto nella realizzazione delle esterne, del racconto fuori dallo studio, ma ovviamente abbiamo costruito il programma insieme al gruppo di lavoro di Fascino che è una vera e propria macchina da guerra.

Eppure trovo difficile immaginare due identità produttive più diverse…

Beh, ogni produzione ha un proprio DNA, ma ti dirò che per quanto si possa apparire agli ‘antipodi’ – e per quanto si parli di dimensioni molto diverse e si facciano prodotti molto diversi – c’è un’intersezione nelle nostre due realtà che penso risieda nell’essere entrambe quasi a conduzione familiare. Sono due case di produzione entrambe realtà molto indipendenti, autonome, formate da persone che si conoscono da tanto tempo, che hanno consolidato un metodo e un linguaggio. Da questo punto di vista, forse, siamo più simili di quanto non si pensi. E poi ci accomuna il metodo: anche il loro è ‘artigianale’, nel senso che si basta su un’altissima cura del prodotto da parte di Maria De Filippi.

Se n’è parlato molto in queste ultime settimane, ma ancora non mi è chiaro cos’è questo Selfie.

Beh, lo vedrai stasera. Personalmente trovo che il programma sia molto collocato nella contemporaneità, a partire dal titolo, Selfie – Le Cose Cambiano. Intanto il linguaggio del selfie, che noi abbiamo cercato di declinare: oggi si comunica così e ‘ci si’ comunica così. Quello scatto, quell’immagine è il modo attraverso cui scegliamo di mostrarci al mondo. E poi è immerso nella contemporaneità perché ognuno di noi vuole cambiare qualcosa di sé, per sé e per gli altri e non necessariamente solo sul piano fisico ed estetico. Sono tante, invece, le cose che non ci piacciono di noi perché magari non ci fanno stare bene con gli altri.

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Saranno puntate a tema?

No. In ognuna delle sei puntate Selfie propone storie diverse e quindi tanti diversi aspetti del cambiamento. Ovviamente ogni cambiamento presuppone un percorso, che è inevitabilmente parte del concept del programma. Si cerca di capire da dove si arriva, dove si vuole arrivare e come ci si può arrivare. Ma il meccanismo che porta all’obiettivo non è di quelli canonici: ci sono idee che lo rendono diverso da format simili.

Inevitabilmente quando penso al cambiamento penso ai tipici makeover nelle diverse declinazioni, da Ma Come ti Vesti?! a Il Brutto Anatroccolo, Adolescenti: istruzioni per l’uso, che aveva anche un life coach nel cast tutor…

Beh, ci sono interi palinsesti che si sono sviluppati su questa tipologia di storie, basti pensare a Real Time: il racconto incentrato sulla riflessione sul sé e sul cambiamento è stata un’innovazione molto importante per la nostra tv, sia sul piano dell’importazione di format e contenuti sia su quello della produzione domestica e ormai il makeover fa parte della narrazione quotidiana della tv. L’obiettivo di Selfie è quello di raccontare il cambiamento in maniera profonda, emotiva, onesta e vera. Per questo è importante valutare bene già la richiesta d’aiuto del candidato, perché è in sé il punto di arrivo di un altro percorso: c’è già un passo fatto, uno sforzo affrontato, una tappa raggiunta.

Il casting, quindi, si conferma un ingrediente sostanziale della narrazione. Ma ci saranno anche vip tra i protagonisti?

Non è escluso e non ci sono state preclusioni: in fondo è uno show da prima serata su una rete generalista inclusa nei primi sei tasti del telecomando, per dire (ride). Può essere. L’importante è la verità della storia che raccontiamo, e per farlo cerchiamo di usare tutti i possibili registri.

Per un programma che inizia, un altro si avvia alla conclusione e mi riferisco a Il più Forte: quale è stata la caratteristica portante di questo format?

Martin e Alessio sono una tempesta di testosterone che ha coinvolto tutti. Alla fine delle riprese non c’era volta che il gruppo non tentasse di rifare le prove, per cimentarsi nelle sfide. Penso che abbiamo tirato fuori l’essenza più positiva e divertente del ‘maschio’, quella più giocosa. Questo programma è un manuale per le donne per capire come funzionano i maschi: ho imparato moltissime io stessa (ride). Gli uomini si divertono giocando e giocano sul serio. E’ l’essenza del gioco. E qui poi non si vince nulla, se non il piacere di vincere, se non il piacere di essere allenati da due grandissimi atleti, due miti dell’universo maschile, se non di affermare la propria superiorità.

Non per forza, però, vince il più forte, anzi…

Assolutamente. Le prove sono tutte diverse e non hanno necessariamente a che fare con la forza. Spesso vince chi si gestisce meglio, chi è più astuto. E’ lui il più forte.

Il format è in sé è all’incrocio di tanti formati diversi, difficile da classificare, ma riconoscibile per lo sguardo Pesci. Il format è tutto vostro o avete ‘spiluccato’ da altri programmi?

Di format sulla forza fisica pura ce ne sono tanti, soprattutto in America. Questo sviluppo lo abbiamo fatto noi, come format originale che parte da un’idea di Michele Dalai. Disciplina, umiltà, determinazione sono le parole chiave del programma, ma l’idea è sempre quella di divertirci, nonostante lo sforzo e la fatica, assolutamente vere. Come dicevo, si gioca sul serio. E il tutto è anche una sorta di ‘tutorial’ per chi sta a casa e ‘vuole’ raggiungere degli obiettivi, ma senza pistolotti moraleggianti noiosi e inutili.

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Intanto cresce l’attesa per Unto e Bisunto – La vera storia di Chef Rubio: il promo è in tv, ma quando andrà in onda? Lo troveremo proprio sotto l’albero?

Abbastanza sotto l’albero: non so ancora la data di messa in onda, ma siamo davvero nei pressi del Natale. L’ho definito un cinepanettone artigianale e devo dire ha avuto tutte le cure che meritava. Insieme a Serena Castana, che ha scritto la sceneggiatura con me, e a Riccardo Mastropietro alla regia ce lo siamo proprio coccolato, seguendolo per i vari set, in giro per l’Italia, usati per le riprese. E’ una vera e propria favola, ricca di magia.

Con questo film si chiude l’esperienza di Unti e Bisunti. Ma ci sono già altri progetti in pentola con Rubio?

Al momento no, per quanto riguarda Pesci.  Siamo concentrati su questo saluto (sorride). E’ un momento importante, il coronamento di un programma al quale siamo tutti molto legati, che ci ha dato grandi soddisfazioni e che continua a darcene. Per questo saluto finale ci siamo impegnati soprattutto a divertirci, come sempre, con qualcosa che fosse una conferma per il telespettatore fedele di Unti, ma che fosse anche capace di incuriosire chi il programma non lo conosce. Si tratta della storia, ovviamente romanzata, di Rubio, ma che prende spunto da elementi veri della sua biografia, lasciando però che l’immaginazione corra, divertendosi.

Ma è stato già venduto nei Paesi in cui Unti e Bisunti è andato in onda?

Guarda, non lo so, ma me lo auguro visto che il programma è stato visto in 80 paesi. Del resto sono pochi i prodotti italiani che si riescono a vendere all’estero, solitamente quelli sull’italianità. Unti a suo modo lo è, ma è anche un prodotto molto particolare e non era affatto detto che il pubblico lo accogliesse bene, persino in Italia. Ma il cibo non ha bisogno di ‘traduzioni’, Rubio è un personaggio che buca senza barriere.

In chiusura, una curiosità: a quanto ho letto, l’Ammore Infinito tra Gianni Fiorellino e la storica fidanzata Teresa, che dovevano essere i protagonisti del vostro docureality per Real Time, non era poi tanto infinito. Insomma, si sono lasciati, anzi lui ha proprio una nuova compagna. Programma cancellato, quindi?

Venendo a mancare la coppia che con la sua storia vera doveva essere la protagonista del programma, direi di sì. L’Ammore di Gianni e Teresa è appunto…”finito”. Per fortuna, il mondo dei neomelodici no.

Beh, allora restiamo in attesa delle novità “da Napoli” e ci prepariamo a seguire Selfie, in attesa della strenna natalizia di Unto e Bisunto. Grazie per la chiacchierata e in bocca al lupo per tutto.