Sei donne – Il mistero di Leila, il giallo e l'”upgrade” della collana tv dedicata alle donne di Cotroneo e Rametta: la recensione
La scomparsa di una ragazza serve a fidelizzare il pubblico con il linguaggio del giallo, ma Cotroneo e Rametta vogliono raccontare le conseguenze del passato sul presente delle protagoniste
Sei donne – Il mistero di Leila è l’evoluzione di quella collana iniziata qualche anno fa da Ivan Cotroneo e Monica Rametta e dedicata a storie di donne nella società contemporanea. Un’evoluzione, perché se prima le vicende ruotavano intorno ad una protagonista ed al suo desiderio di riscatto e di riprendersi la sua vita, ora lo sguardo si allarga e la sfida si fa più interessante.
Sei donne – Il mistero di Leila, recensione
La sceneggiatura di Cotroneo e Rametta (che si dimostrano sempre molto attenti e precisi nell’uso delle parole e di dialoghi che possano rappresentare al meglio il senso di ciò che vogliono mettere in scena) in questo caso non vuole soffermarsi su un futuro migliore che i personaggi femminili vanno cercando, ma preferisce raccontare le conseguenze del passato sul presenze, ed i fardelli che ne derivano.
Dalla scelta di rendere la protagonista Anna (Maya Sansa) una donna con problemi di dipendenza, fino alle reazioni -che non vi sveliamo per non rovinarvi la visione- delle altre donne al centro del racconto, Sei donne non fa alcun tipo di sconto ai personaggi mostrati, ma ne mette in evidenza ogni fragilità, rendendo quest’ultime la… forza del racconto.
Per una volta, una serie che vuole farsi portavoce dell’universo femminile ne racconta non tanto i punti di forza, ma la fatica di trovare un proprio posto in un mondo dove di ostacoli per le donne ce ne sono ancora molti.
E lo fa mascherando il suo impegno sociale con il linguaggio classico del giallo: non va dimenticato che i drammi, le insicurezze ed i traumi che nell’arco dei sei episodi saranno raccontati sono inserito all’interno di un’indagine che tiene sempre le fila del racconto e che genera quell’attaccamento del pubblico necessario per farlo arrivare fino alla fine e scoprire cosa sia successo a Leila (Silvia Dina Piacente).Ecco perché scriviamo che Cotroneo e Rametta hanno effettuato un “upgrade” della loro collana di fiction dedicate al mondo femminile: perché Sei donne – Il mistero di Leila parla a chi cerca in prima serata una storia con un puzzle da risolvere, ma alla fine si fa ascoltare per ciò che vuole urlare oltre la semplice risoluzione di un caso.