S’è fatta notte – Costanzo ritorna alla bella tv di clima. Intimidendo Mentana
Nella seconda serata del sabato sera sembra di tornare ai tempi di Renzo Arbore.
Due sane e intime chiacchiere da bar sembrano diventate l’antidoto alla brutta tv. Se Fiorello ha trovato nell’edicola, frequentata dall’uomo della strada, il suo antidoto alle apparenze televisive, Maurizio Costanzo chiama il fido Enrico Vaime come cameriere per un ritorno alla “tv espresso”.
E dire che la programmazione del nuovo S’è fatta notte si è rivelata neanche troppo notturna: coincidenza ha voluto che sia sabato scorso, che ieri sera, il prime time sia terminato in anticipo, facendo partire il nuovo programma di Costanzo prima delle 23.00, con un bacino di pubblico maggiore rispetto al previsto.
In ogni caso, il giornalista coi baffi lo conferma: la seconda serata del sabato è diventata la sua collocazione ideale. Al riparo dalle rumorose (e rischiose) sfide del daytime e di una sovraesposizione che non faceva onore alla sua storia, il papà del talk show sperimenta nuovi linguaggi narrativi nel solco di una consolidata tradizione. Lo ha fatto mischiando repertorio e talent show in Di che talento sei? e ci riprova in questo ciclo di tre interviste monografiche “a tavolino”.
La scenografia di S’è fatta notte ricorda molto quella di un sabato sera di Pippo Baudo, intitolato Tutti a casa, ma le suggestioni sono quelle di un genere televisivo che rivendica le sue irrinunciabili peculiarità: pacatezza e invito all’ascolto. Tra luci soffuse e ordinazioni dal retrogusto comico, Costanzo mette su il format dell’intervista sceneggiata, che umanizza ulteriormente i suoi affezionati ospiti.
Basti pensare che, nella seconda puntata di ieri, il conduttore è riuscito a far arrossire Enrico Mentana, smascherando la sua timidezza nascosta dietro la battuta sempre pronta. Tra una pastarella e un tè freddo i due non parlano solo di giornalismo, ma il Mitraglia mostra comunque quel timore reverenziale che solo i grandi vecchi continuano a incutere, anche nei più insospettabili.
S’è fatta notte è un ritorno al sottofondo di Renzo Arbore, oltre che a un tipo di televisione di clima che ingolosirebbe l’ormai arreso, nei lidi Mediaset, Piero Chiambretti. Chissà se la seconda serata del sabato resterà un vezzo senza pretese di Costanzo, o una fascia che comincerà a far gola ad altri professionisti senza fissa dimora.