Se anche Costanzo è pazzo per la tele
Maurizio Costanzo che suona il sax a Tutti pazzi per la tele. Maurizio Costanzo che fa battute e scherza in mezzo a Giancarlo Magalli e Miss Italia e Antonella Clerici e Al Bano e Aldo Biscardi e Beppe Braida e Carlo Pistarino e Carmen Russo. Il tutto, in prime time su RaiUno.Dev’essere l’aria del prime
Maurizio Costanzo che suona il sax a Tutti pazzi per la tele. Maurizio Costanzo che fa battute e scherza in mezzo a Giancarlo Magalli e Miss Italia e Antonella Clerici e Al Bano e Aldo Biscardi e Beppe Braida e Carlo Pistarino e Carmen Russo. Il tutto, in prime time su RaiUno.
Dev’essere l’aria del prime time, che regala a Costanzo questa verve che ha dell’incredibile: è come una rinnovata giovinezza, per il conduttore che ha da poco compiuto 70 anni e che ritorna in RAI, seppure come ospite, e che, obiettivamente, non poteva mancare in un programma dedicato alla storia della televisione.
E gli rvm degli esordi lo mostrano, giovanissimo, insieme a tutti gli altri, in un’ondata di amarcord che è parte intrinseca del programma. Potenza di Endemol, verosimilmente, il poter spaziare anche nell’archivio dei personaggi Mediaset.
Il programma – non ho avuto modo di parlarne in prima persona – francamente non mi fa impazzire, anche se questa seconda puntata, in onda mentre scrivo, sembra un po’ più briosa. Il fatto è che questo Tutti pazzi per la tele è proprio la concretizzazione di quel che dicevo nel mio editoriale: il vecchio è il nuovo. Il nuovo è vecchio. E quindi si attinge al passato. Bello, per chi, come me, è pazzo per la tele. Bello, per gli studiosi e gli archeotelevisivi. Ma non nuovo.
Mi si obietterà che non è la novità a fare la differenza. Mi si obietterà che il nuovo a volte è bello a volte è brutto, e che è meglio il vecchio fatto bene del nuovo raffazzonato.
Tutto sacrosanto, ma il punto è sempre lo stesso: non sconfinare mai nel nuovo vuol dire non osare.
Eppure, questo Costanzo su RaiUno è stato una bella sorpresa.
Anche se, a dirla tutta, il programma mi sembra un gruppo di amici che parla dei fatti propri intorno a un tavolo. Magari funziona in termini di ascolti proprio per questo, eh?