Scommettiamo che? lascia Magalli al palo. Conduce Cecchi Paone
Sul ritorno di Scommettiamo che?, altro esempio di tv preistorica rispolverata per assenza di alternative, vi avevamo messo in guardia. Dopo l’ipotesi – presto accantonata – di riportarlo in vita su Raiuno con la conduzione storica di Fabrizio Frizzi, si è pensato bene di evitare un altro flop (Columbro e Lorella insegnano). Il trasloco su
Sul ritorno di Scommettiamo che?, altro esempio di tv preistorica rispolverata per assenza di alternative, vi avevamo messo in guardia. Dopo l’ipotesi – presto accantonata – di riportarlo in vita su Raiuno con la conduzione storica di Fabrizio Frizzi, si è pensato bene di evitare un altro flop (Columbro e Lorella insegnano). Il trasloco su Raidue si è rivelato obbligato e, stando alle indiscrezioni prima riportate su Diva e Donna e poi su Il Tempo, è ufficiale la nuova coppia di presentatori: Alessandro Cecchi Paone e Matilde Brandi.
In pratica due vecchi amici di Guardì, che allarga il proprio monopolio sulla seconda rete Rai puntando sul sicuro. Paone, infatti, ha condotto molti anni fa In Famiglia in coppia con Paola Perego, quand’ancora si poteva definire agli esordi e, soprattutto, in una veste molto più castigata. La Brandi, invece, ha co-condotto la scorsa edizione di Piazza Grande, subentrando a Roberta Lanfranchi che era stata promossa all’Italia sul Due.
Ora li ritroviamo insieme, in onda per cinque puntate ad aprile, alle prese con le solite scommesse più strampalate. A dare filo da torcere a questo revival televisivo, potrebbe essere la formula di nuova generazione de Lo show dei record, in arrivo su Canale 5 da marzo con la conduzione di Barbara D’Urso (che buffo, anche lei ha iniziato con Guardì). Visto il gran successo del numero zero anche in replica, non è escluso che un format del genere possa oscurare il più obsoleto varietà degli anni ’90.
In ogni caso, il buon Giancarlo Magalli resta al palo: alla sua mite conduzione, intervellata da qualche sarcasmo di troppo, è stata preferita la trasgressione di un ex-naufrago, che ormai ha appeso al chiodo la divulgazione scientifica per darsi all’intrattenimento tout court (a Sanremo si è divertito come un pazzo come inviato de La Vita in Diretta, per dire). Che peccato, poteva essere una buona occasione per nobilitare un conduttore di grande professionalità, elevandolo dal sopore del day time.