Scommettiamo che…? Domani la prima puntata della nuova edizione
Scommettiamo che…? ritorna a partire da domani 7 maggio su RaiDue alle 21 per quattro puntate, come più volte anticipato, per la conduzione di Alessandro Cecchi Paone e Matilde Brandi (nell’immagine gentilmente concessa dall’ufficio stampa). Storico programma di punta di RaiUno, condotto dal ’91 al ’95 da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci, tornò dal ’99
Scommettiamo che…? ritorna a partire da domani 7 maggio su RaiDue alle 21 per quattro puntate, come più volte anticipato, per la conduzione di Alessandro Cecchi Paone e Matilde Brandi (nell’immagine gentilmente concessa dall’ufficio stampa).
Storico programma di punta di RaiUno, condotto dal ’91 al ’95 da Fabrizio Frizzi e Milly Carlucci, tornò dal ’99 al 2001, sempre con Frizzi, in compagnia prima di Afef e poi di Valeria Mazza. Nel 2003, il ritorno della premiata coppia Columbro–Cuccarini non segnò certo una svolta in positivo. Poi più nulla, fino a questa edizione, rimandata – o semplicemente in prova? – sul secondo canale, in diretta dallo Studio 18 di Cinecittà.
Michele Guardì firma la regia, come nelle passate edizioni, ed è anche autore insieme a Giovanna Flora e Tonino Quinti.
Le scommesse sono sette per ogni puntata.
Per questa prima serata, ad esempio un concorrente da Milano scommette di riuscire ad alzarsi in volo spinto da una turbina per astronauti; un pastore pugliese scommette di riuscire a riportare nella stalla un gregge di mucche suonando serenate con la tromba. Inviati speciali Massimo Caputi e Gianfranco Mazzoni.
Come al solito, ospiti in studio vip si esprimeranno sulle scommesse proposte. Questa volta tocca a Nancy Brilli, Mario Cipollini, Irene Pivetti e Francesco Salvi. Non poteva mancare – e ci mancherebbe altro, per un format storico (non era originale, sapete? Era ispirato al tedesco Wetten, dass..? della ZDF) – l’amarcord. Nello spazio Mi ritorni in mente… concorrenti delle vecchie edizioni riproporranno le loro scommesse storiche con aggiunta di difficoltà ulteriori.
Contrario da sempre alle minestre riscaldate, ammetto però di aver seguito in gioventù le prime edizioni del programma e di esservi di fatto affezionato, cosa che mi fa guardare a questa riproposizione con un po’ di nostalgia e speranza. Non troppa, sia chiaro.