Scommettiamo che? su Raidue con Frizzi e la Brandi?

Nell’attuale panorama televisivo, che abusa dell’equazione vecchi programmi=cult, non dovrebbe stupirci l’operazione ripescaggio di un altro marchio storico dell’intrattenimento made in Italy. Dopo un buon avvio di stagione con Ciao Darwin e lo sfortunato ritorno de La sai l’ultima?, questa volta è il turno di Scommettiamo che?, storico programma di Michele Guardì a sua volta attinto – strano ma vero – da un format estero, ovvero lo show tedesco di ZDF Wetten, dass…

Stando alle anticipazioni prima di Paolo Martini e poi del settimanale Diva e Donna, pubblicate dal nostro lettore Expedit-Boris sul suo blog, lo storico varietà abbinato alla Lotteria Italia è destinato a tornare in aprile, per cinque puntate in prima serata… ma questa volta su Raidue. La coppia più accreditata alla conduzione è quella composta dal suo storico volto, Fabrizio Frizzi, e da una vecchia amica di Piazza Grande, con un fisico da ballerina ancora invidiabile, Matilde Brandi.

Quel che stupisce, oltre al cambio di rete di uno storico varietà dell’ammiraglia, è la “versione” di Giancarlo Magalli emersa nella scorsa puntata di Quelli che il calcio. Durante l’intervista, Simona Ventura lo ha candidato alla conduzione di Scommettiamo che?, avendo sentito parlare del suo ritorno. Ma Magalli, che pure poteva essere adattissimo visto il sodalizio con Guardì e il suo spreco nel daytime della stessa rete, ha smentito quest’ipotesi, dicendo che lo avrebbe condotto Frizzi “dall’altra parte”.

Insomma, chi avrà ragione? Magalli o la stampa? E voi dove vorreste rivedere Scommettiamo che?, nella sua collocazione originaria o in una rete meno impegnativa come Raidue (visto il flop dell’ultima edizione condotta da Lorella Cuccarini e Marco Columbro, nonché dell’affine Colpo di Genio)?

Una cosa è certa, se Scommettiamo che? tornerà davvero, sarà l’ennesimo monopolio di Guardì su Raidue. Prendetelo come una sorta di bonus per il successo natalizio dell’Oroscopo, che finirebbe per smentire ancora una volta la sua aspirazione di “rete giovane”.