Scivolone all’Arena di Giletti: il “cittadino” è un politico di professione
Nella puntata di ieri dell’Arena condotta da Massimo Giletti si affrontava uno dei temi più caldi delle ultime settimane, le ronde dei cittadini che il governo ha istituzionalizzato con il cosiddetto “Decreto Anti-stupri“. La discussione è aperta, lo scontro sulle modalità e sulla legittimità stessa di delegare a privati cittadini un compito di sorveglianza del
Nella puntata di ieri dell’Arena condotta da Massimo Giletti si affrontava uno dei temi più caldi delle ultime settimane, le ronde dei cittadini che il governo ha istituzionalizzato con il cosiddetto “Decreto Anti-stupri“. La discussione è aperta, lo scontro sulle modalità e sulla legittimità stessa di delegare a privati cittadini un compito di sorveglianza del territorio, come ausilio alle forze dell’ordine, durissimo. Fatta salva la richiesta di una maggiore sicurezza sulle strade delle nostre città l’opinione pubblica si divide fra chi pensa che le ronde siano una soluzione valida e chi teme una deriva d’intolleranza che finisca per minare lo stato di diritto.
Giletti sceglie, come di consueto, di andare a pescare fra i “cittadini”, evitando le contrapposizioni fra politici di opposti schieramenti di cui la nostra tv è già satura, ma stavolta toppa clamorosamente. Il presunto “cittadino comune” che rappresenta i favorevoli alle ronde è Augusto Carratelli, che si presenta come presidente della “Caput mundi“, un’associazione che a Roma nel quartiere Esquilino ha organizzato le prime ronde anti-immigrati, ma è in realtà un politico di professione. Consigliere eletto nel I Municipio della città nelle liste de La Destra di Francesco Storace e si vocifera prossimo al “salto” nel Pdl.
Leonardo Mento, presidente dell’associazione “Il cielo sopra l’Esquilino” è protesta contro la presenza di Carratelli:
È grave che la tv di Stato faccia cattiva informazione sulla pelle dei cittadini, raccontando una realtà che non esiste. Noi riteniamo le ronde pericolose, tanto più se esercitate da chi fa politica. Abbiamo aderito all’iniziativa di venerdì sera contro le ronde, insieme a tanti altri italiani e stranieri dell’Esquilino, ma nessuna tv, né tantomeno quella di Stato, si è presa il disturbo di riprenderci.
Un problema di “dispari visibilità sui media”, tutto qui in realtà il problema. Massimo Giletti attribuisce la circostanza ad una semplice svista, dovuta al doppio ruolo del consigliere del I Municipio di Roma:
Io ho solo invitato in trasmissione un’associazione di destra e una di sinistra, non lo sapevo che Carratelli era un politico. Avevo letto sui giornali le posizioni della sua associazione che da molti anni è presente nel quartiere e mi era sembrata la più indicata per esprimere un parere sulle ronde.