Sciopero sceneggiatori Usa, raggiunto un accordo preliminare con i produttori
Bisognerà ancora aspettare perché le serie tv tornino in onda: intanto si preparano a riaccendere i riflettori i late night show. Prosegue, invece, lo sciopero degli attori
Fonte: Getty Images
A quasi cinque mesi dal via alla mobilitazione, lo sciopero degli sceneggiatori americani sembra vedere una conclusione. Nel fine settimana, dopo giorni di trattativa, sarebbe infatti stato raggiunto un accordo preliminare tra la Writers Guild of America, il sindacato degli sceneggiatori, e l’Amptp, l’associazione che raggruppa le più grosse case di produzione statunitensi.
Il raggiungimento dell’accordo
“Abbiamo raggiunto un accordo di principio su tutti i punti dell’accordo, soggetto alla stesura del testo finale del contratto”, ha fatto sapere la Wga in un comunicato inviato ai suoi membri. I dettagli dell’accordo non sono stati ancora rivelati, ma un ulteriore comunicato, questa volta congiunto e firmato da entrambe le parti, parla del raggiungimento di un’intesa per quanto riguarda la complicata questione della regolamentazione dell’intelligenza artificiale e la situazione dei dipendenti all’interno delle writer’s room.
La Wga chiarisce che lo sciopero non è ancora terminato: manca la ratifica dell’accordo da parte dei suoi membri, cosa per cui servirà ancora qualche giorno. Ma intanto sono stati interrotti i picchetti che da quasi cinque mesi (ovvero dalla partenza dello sciopero nel maggio scorso) hanno presidiato le sedi delle case di produzioni americane.
Un accordo in extremis
Una volta firmato l’accordo, si potrà dire definitivamente concluso lo sciopero degli sceneggiatori, che ha di fatto paralizzato la televisione americana, costringendo i network a correre ai ripari per quanto riguarda l’autunno televisivo. Nessuna serie prevista per settembre è infatti stata girata, mancando le sceneggiature, motivo per cui i network si sono affidati a game show, repliche ed altri programmi per riempire il proprio palinsesto.
L’accordo giungerebbe quasi in extremis per il salvataggio della stagione tv: solo pochi giorni fa Michael Thorn, presidente della Fox, aveva dichiarato che se lo sciopero non fosse terminato entro la fine di settembre l’intera programmazione (non solo quella autunnale) ne avrebbe risentito, facendo saltare tutte le produzioni annunciate. Il pericolo, ora, sembra essere scampato.
Quando tornano le serie tv?
Una data, ancora, non c’è, ma se l’accordo sarà ratificato ufficialmente dalla Wga, gli sceneggiatori potranno presto rimettersi a scrivere e riavviare la macchina della produzioni di nuovi episodi di serie tv. Il loro ritorno, quindi, potrebbe avvenire nel tardo autunno, salvando così la stagione tv corrente. Le prime produzioni a tornare in onda sicuramente saranno i late night show, che erano stati i primi ad interrompersi, seguiti dai programmmi del daytime. Buone notizie anche per gli Emmy Awards, la cui cerimonia potrà tenersi il 15 gennaio 2024, dopo lo slittamento di settembre.
E lo sciopero degli attori?
Va ricordato, infatti, che a luglio hanno incrociato le braccia anche i membri della Sag-Aftra, il sindacato degli attori, anche loro contro le case di produzione per questioni legate ai bassi salari a fronte di numerose ore di lavoro ed all’uso dell’intelligenza artificiale. Il loro sciopero non è ancora terminato, ma l’Amptp ha chiesto agli sceneggiatori di tornare a lavorare comunque, avviando un percorso alternativo di trattative per far terminare anche questa mobilitazione.