Sciopero operatori Rai, i nomi dei dirigenti diventati cameramen per permettere la diretta di Ballarò (FOTO)
Ballarò va in onda regolarmente in diretta grazie ad alcuni dirigenti che per una sera diventano operatori di ripresa?
UPDATE 19.29 TvZoom indica altri due nomi di dirigenti che ieri sera si sarebbero trasformati in cameraman pur di garantire la messa in onda regolare e in diretta di Ballarò (che aveva tra gli ospiti Renzi). Si tratterebbe di Leonardo Giubileo, ex tecnico e oggi funzionario presso la direzione del centro Rai, e di Filippo Langarelli (colui che appare alle spalle di Civati nelle foto che trovate qui sotto), anch’egli ex tecnico, oggi funzionario al CPTV.
Sciopero operatori Rai, dirigenti diventano cameramen per permettere la diretta di Ballarò? (FOTO)
Su Twitter l’account @DipendenteRai ha esplicitato l’accusa che si leggeva tra le righe del comunicato stampa del sindacato. A formare la squadra d’emergenze per permettere a Ballarò la regolare messa in onda in diretta sarebbero stati “un solo operatore e 4 dirigenti, di cui due di alto livello”. Di seguito vi proponiamo i tweet in questione e alcuni fotogrammi che abbiamo recuperato grazie proprio alla segnalazione di @DipendenteRai. Per la cronaca, secondo il sito TvZoom, tra i dirigenti chiamati a vestire i panni di operatore ci sarebbe anche Massimo Lavatore, vicedirettore di Rai2 e responsabile dell’area Sperimentazione, Pianificazione Economica e Mezzi (in passato operatore di professione).
In azienda girano foto dei dirigenti che ieri hanno fatto gli operatori a Ballarò, il più gettonato l'ex tecnico che si diceva compagno.
— Dipendente Rai (@DipendenteRai) 5 Novembre 2014
@indigneraitv @RaiBallaro vedere dirigenti che si dicevano di sinistra fare gli antisciopero in un programma di sinistra non ha prezzo.
— Dipendente Rai (@DipendenteRai) 5 Novembre 2014
Sciopero, dirigenti Rai diventano operatori per garantire a Ballarò la diretta?
Sciopero operatori Rai, Snap: “Pressioni e intimidazioni aziendali per fiaccare la protesta”
Vi sarete accorti che ieri la programmazione Rai ha subito notevoli variazioni, con cancellazione di programmi e proposizione di vecchie repliche. È sta la conseguenza dello sciopero degli operatori di ripresa proclamato dalla Segreteria Regionale Lazio Radiotelevisioni dell’O.S. Snater.
E così sono saltate le dirette di programmi di Rai1 come Uno Mattina, Storie vere con Eleonora Daniele (come fa notare Realityshow.blogosfere.it è stata trasmesso un remix nel quale si parlava, tra le altre cose, del ritrovamento del corpo di Elena Ceste ma il dibattito era di dieci giorni fa), A conti fatti, La prova del cuoco, Dolci dopo il tiggì, La vita in diretta. Su Rai2 niente I fatti vostri, su Rai3 cancellati Agorà, Mi manda Raitre, Elisir e Geo. Ballarò è andato regolarmente in onda, pur senza l’utilizzo di troupe esterne. Ma quello del talk show di Giannini è un caso a parte, sul quale torneremo.
Perché gli operatori hanno scioperato? Per uno zainetto, che rischia di sostituire la figura professionale dell’operatore di ripresa. Almeno, a sentire la versione di Piero Pellegrino, segretario generale dello Snater, il maggiore sindacato autonomo della Rai:
Con lo zainetto, un’apparecchiatura leggerissima con cui una sola persona è in grado di fare ripresa, montaggio e infine invio delle immagini. Tutto questo senza alcuna preparazione specifica. Non siamo contro l’ottimizzazione del processo produttivo, ma qui si vogliono attribuire mansioni a tecnici che non le hanno, ovviamente a scapito della qualità. Questa forzatura è iniziata circa un anno fa a Rai News per sopperire al fatto che non avevano operatori, dato che si lavorava in studio con immagini fisse. Ma l’idea della direttrice Monica Maggioni è cominciata a piacere a molti che hanno preso ad acquistare questi dispositivi e ad affidarli a semplici tecnici anche se non sanno fare le riprese o le fanno a livello amatoriale.
Insomma, gli operatori dicono di temere che la loro professionalità venga messa a rischio anche perché lo scorso anno sono uscite dalla Rai 600 persone vicine alla pensione e sono state fatte selezioni per nuove 150 unità tra cui solo tecnici e nessun operatore di ripresa.
Pellegrino ha chiosato:
Il punto è che se per fare un servizio di un certo tipo e con una certa qualità bisogna sostenere i costi di tre o quattro persone, con questo escamotage ne basta una. Basta sia dotata di zainetto.
Il segretario nazionale dello Snap, sindacato nazionale autonomo produzione tv, Nando Clemenzi, con una nota ha comunicato la soddisfazione per “l’importante e preziosa prova di maturità collettiva degli Operatori di Ripresa che ieri hanno scioperato in difesa delle proprie attività professionali”. Poi, però ha denunciato le “pressioni continue e le intimidazioni aziendali volte a fiaccare la protesta”, che però “hanno sortito l’effetto contrario”:
L’adesione è stata totale ed ha ricordato, a chi ne avesse bisogno, il reale spessore aziendale in tutte le sue determinazioni. Auspichiamo il cambio di atteggiamento aziendale sulla vertenza imperniato sul confronto costruttivo e propositivo tra le parti.
Quindi il caso Ballarò:
Non ci meraviglia la presenza delle squadre antisciopero formate però – non dagli Operatori di Ripresa precettati – ma da Dirigenti e Funzionari che “scimmiottano” e insultano il lavoro altrui, mandando in onda la trasmissione – che fa sua la missione di raccontare il paese – “Ballarò”. A questi signori ricordiamo che la vita è fatta di scelte. Nello specico la nostra preoccupazione non è tanto su cosa hanno fatto, ma su come lo hanno fatto. A questo proposito sarebbe il caso che la Rai dedicasse loro un corso specifico sulla tecnica della ripresa televisiva.
Nessun commento ufficiale da Viale Mazzini.