Hollywood riparte: finito anche lo sciopero degli attori Usa
Gli accordi sono ancora da rendere noti, ma è stato raggiunto un accordo sull’aumento dei salari, sul miglioramento dei piani sanitari e pensionistici e sopratutto sulla regolamentazione dell’intelligenza artificiale e del suo utilizzo
Fonte: Getty Images
Hollywood riparte: alle 09:01 (ora italiana) di oggi, giovedì 9 novembre 2023, si scrive finalmente dire finito sciopero degli attori Usa, poco più di un mese dopo la fine della mobilitazione che aveva coinvolto gli sceneggiatori. Il SAG-AFTRA, il sindacato degli attori, avrebbe raggiunto un accordo con gli studios, accordo che è stato approvato dal suo comitato e che domani, venerdì 10 novembre, andrà al voto del Consiglio nazionale.
Termina così una mobilitazione cominciata nell’estate scorsa e durata 118 giorni: a renderla ancora più eclatante il fatto che sia sceneggiatori che attori hanno incrociato le braccia, rendendo questo il primo sciopero congiunto a Hollywood da più di 60 anni.
I dettagli dell’accordo, tra salario e intelligenza artificiale
I dettagli dell’accordo tra sindacato degli attori e case di produzioni non sono ancora stati resi noti, ma per gli attori e le attrici che avevano incrociato le braccia si prospetta importanti novità sulla tutela del proprio lavoro. In primis, un aumento di salario e sui residual legati allo streaming, ovvero i compensi che hanno a che fare con la distribuzione del lavoro degli interpreti sulle piattaforme.
L’accordo prevederebbe anche novità sul fronte dei piani sanitari e pensionistici, ma sopratutto una storia regolamentazione per quanto riguarda l’intelligenza artificiale. Il controllo su quest’ultima tramite una serie di regole e paletti era stata chiesta anche dagli sceneggiatori, onde evitare che il suo utilizzo (e abuso) prendesse il sopravvento. L’accordo con gli attori prevede alcune norme che limiteranno l’uso dell’intelligenza artificiale nell’utilizzare l’immagine e la voce di attori ed attrici.
Le dichiarazioni delle due parti
“Abbiamo raggiunto un accordo di portata straordinaria che include aumenti dei compensi minimi ‘sopra il modello’”, sono le parole dello SAG-AFTRA in una nota inviata ai suoi membri. “Siamo arrivati a un contratto che consentirà ai membri SAG-AFTRA di ogni categoria di costruire carriere sostenibili. Molte migliaia di artisti, ora e in futuro, trarranno beneficio da questo lavoro”.
Anche l’AMPTP, l’associazione che riunisce le più importanti case di produzione Usa, ha voluto diramare un comunicato, in cui spiega che “l’accordo provvisorio di oggi rappresenta un nuovo paradigma. Fornisce al SAG-AFTRA i più grandi guadagni contratto su contratto nella storia del sindacato, compreso il più grande aumento del salario minimo negli ultimi quarant’anni; un nuovissimo residual per i programmi in streaming; ampie tutele del consenso e del compenso nell’uso dell’intelligenza artificiale; e considerevoli aumenti contrattuali su articoli su tutta la linea. L’AMPTP è lieta di aver raggiunto un accordo provvisorio e attende con impazienza che l’industria riprenda il lavoro di raccontare grandi storie”.
Quando tornano le serie tv?
Ora non resta che attendere la riapertura dei set di film e serie tv che sono stati messi in sospeso in questi mesi. Sul fronte delle serie tv, in particolare l’attesa è alta: i network e le piattaforme in questi mesi hanno sperato nella chiusura della mobilitazione per poter tornare a proporre nuovi serie e nuove stagioni in tempo per la stagione.
Ovviamente, ogni network e piattaforma è una storia a sé, ma considerati i tempi medi di realizzazione di un episodio di una serie tv (intorno ai 10-14 giorni), si può ipotizzare che i palinsesti dei network americani torneranno a proporre episodi inediti tra dicembre e gennaio. Considerato che siamo a stagione inoltrata, non sarà possibile produrre la quantità di episodi solitamente prevista: prepariamoci dunque a stagioni di serie tv ridotte a un massimo di 13-14 episodi.
C’è, poi, chi si è portato avanti e ha deciso di rimandare alcune serie al prossimo anno o addirittura al 2025: è il caso della Hbo, che ha già annunciato che tre tra i suoi titoli più attesi, ovvero The Last of Us 2, Euphoria 2 e The White Lotus 3, torneranno in onda solo tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.