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Scherzi a parte e il mistero dell’auto vuota. I dubbi sullo scherzo a Malgioglio

Scherzi a parte, dubbi sullo scherzo a Malgioglio. L’auto che lo conduce in studio in modo spericolato in alcune scene appare vuota

18 Ottobre 2021 12:04

Scherzi a parte chiude i battenti ed è un arrivederci avvolto nel mistero. Ad aggiungersi ai dubbi sulla sparizione della candid ai danni di Paolo Del Debbio, c’è stato lo scherzo a Cristiano Malgioglio che ha generato diversi quesiti e perplessità.

Protagonista dello ‘scherzo in diretta’, che poi live proprio non è, il cantautore era stato convinto a realizzare un servizio fotografico sul lago di Como, con la complicità del direttore di Chi, Alfonso Signorini. Mollato su una barca che ha iniziato a caricare acqua, Malgioglio e stato fatto salire in seguito su un’auto che aveva il compito di condurlo negli studi di Mediaset.

scherzi a parte

La vittima però ha incrociato sulla sua strada un autista spericolato che ha improvvisamente messo il piede sull’acceleratore, sgasando e provocando sgommate e piroette. Ed è qui che in molti hanno notato delle stranezze, soprattutto sul fronte del montaggio.

Se in alcune scene Malgioglio è apparso in auto con cintura di sicurezza allacciata e regolarmente seduto, in un frame successivo si è notata la macchina con il posto del passeggero curiosamente vuoto. Non solo: l’artista siciliano, seppur infastidito e innervosito per le folli manovre, non sembrava particolarmente scioccato.

La sensazione (smentibile, ci mancherebbe) è stata piuttosto quella di manovre assurde realizzate in un secondo momento, senza la presenza di Malgioglio che, di conseguenza, avrebbe a malapena subìto qualche sballottamento, soprattutto negli istanti finali dello scherzo.

Un escamotage favorito dunque dalla pratica della post-produzione che, come detto, nulla ha a che fare con lo ‘scherzo in diretta’ tanto predicato. Malgioglio, così come Orietta Berti, Dayane Mello e tanti altri, non è mai stato collegato davvero con lo studio, con Enrico Papi che ha solo finto di comunicare in tempo reale con i malcapitati e i complici della beffa.