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Scanzi è stato sospeso da Otto e mezzo e da Cartabianca?

Scanzi sospeso da Cartabianca e Otto e mezzo dopo il caso del vaccino da riservista? TvBlog ha interpellato i programmi di Rai3 e di La7…

29 Marzo 2021 16:36

Venerdì era stata Dagospia a lanciare la bomba: “sospeso il contratto di Andrea Scanzi con Cartabianca“. Oggi il deputato di di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, via social chiede che si riunisca il Codice Etico Rai, ma soprattutto en passant fa sapere che “La7 ha sospeso la collaborazione” di Scanzi, tra gli opinionisti che si alternano con grande frequenza a Otto e mezzo.

Cosa c’è di vero in queste due notizie? TvBlog ha provato a cercare una risposta.

Dalle parti del programma di Bianca Berlinguer smentiscono tutto e ci fanno sapere che non ci sono novità in merito al rapporto di collaborazione del giornalista de Il Fatto Quotidiano, finito nei giorni scorsi al centro di una rovente polemica per essersi fatto inoculare il vaccino Astrazeneca da riservista.

Da ambienti La7 ci viene spiegato che “non esiste nessun contratto da sospendere, semplicemente al momento Scanzi non viene invitato“. La sensazione – ma qui siamo alla deduzione di chi scrive – è che il giornalista almeno per un po’ di giorni su La7 non si vedrà. Per una questione, diciamo, di opportunità.

Della vicenda di Scanzi si è occupato anche Massimo Giletti a Non è l’Arena su La7 nella puntata di ieri (lo aveva fatto anche una settimana prima, provocando la reazione stizzita del diretto interessato). In questa occasione, Antonio D’Urso, direttore generale della Asl Toscana Sud Est, ha dichiarato:

L’indagine è stata avviata, ancora non si è conclusa. Stiamo aspettando l’esito delle verifiche effettuate sulla posizione del signor Scanzi che ha usufruito della vaccinazione con Astrazeneca.

Giletti ha poi mandato in onda – facendo notare che “alcune contraddizioni nella ricostruzione di Scanzi sono evidenti” – alcune dichiarazioni rilasciate al telefono dal dottor Evaristo Giglio, direttore della Asl di Arezzo, il quale ha detto che prima del giornalista ci sarebbero state altre persone da vaccinare e che lui lo aveva chiamato al telefono.

Dopo avere ricevuto una segnalazione da parte del medico di famiglia di Scanzi, “ho ricevuto altre telefonate anche dallo stesso Scanzi, evidentemente gli hanno dato il mio numero… Mi ha detto, guardi, non so se il medico le ha accennato la mia situazione, io sono sempre disponibile quando voi potete. E io gli ho risposto che sarebbe passato del tempo, perché abbiamo altre priorità“.

Quindi ha aggiunto:

Scanzi, da quello che lui e il suo medico di famiglia hanno detto, sarebbe un caregiver di questi familiari ammalati che risultano nella lista dei vulnerabili. Scanzi era l’ultimo di questa lista. Anzi, si è trovata una situazione convincente per cui, avanzando queste due dosi e con lui che da tempo aveva chiesto… Prima non era mai stato preso in considerazione, perché per quanto mi riguarda si poteva aspettare anche un altro mese o forse un altro anno.

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