Sara Tommasi con Diprè su Youtube: l’importanza di esserci ad ogni costo in(volontariamente)
Fa discutere il nuovo video di Sara Tommasi postato su Youtube dal professore Andrea Dipré. Nel filmato non c’è niente di nuovo rispetto al già noto repertorio della ex showgirl, eppure è stato cliccato migliaia di volte. Perché?
L’argomento Sara Tommasi è veramente complicato: se ne scrivi sei lo sciacallo che va a caccia di click facili, se non ne scrivi passi per il moralizzatore che combatte la crociata contro tutto ciò che rappresenta Sara Tommasi e sei quasi un santo perché “non parlandone fai il bene della ragazza, perché non le dai visibilità” (come se l’utente medio non fosse in grado di cercare il suo nome su Google o su Youtube).
A scanso di equivoci diciamo subito che parlare di Sara Tommasi porta lettori e non aggiunge nulla alla realtà della informazione in Italia. Sara Tommasi è gossip: è gossip per ciò che dice, è gossip per ciò che le viene attribuito (come le famose dichiarazioni su Facebook riguardanti i rapper, poi rivelatesi opera di un hacker), è gossip nella persona stessa di Sara Tommasi. Oggi però ho deciso di occuparmi di lei su Tvblog, perché ha fatto molto discutere la video-intervista che la ragazza ha rilasciato al professore avvocato Andrea Dipré, pubblicata sul canale dello stesso critico d’arte (presidente di due canali Sky, Diprè Tv e Diprè Tv 2).
Il filmato, con la scusa di parlare di una opera d’arte mobile, ripropone tutto il repertorio tristemente noto di Sara Tommasi: ci sono le frasi ad effetto sul sesso, c’è la messa in mostra delle parti intime (opportunamente pixellato), c’è lo strip, c’è la simulazione di un orgasmo (non esattamente all’altezza di Harry ti presento Sally) e, a margine, ci si può pure chiedere se durante l’intervista era sotto effetto di qualche sostanza stupefacente.
Il video non è divertente, è inutile, anche perché nella sua ripetitività dei cliché “Tommasiani”, c’è una spiccata dose di fiction, che pare essere indotta dallo stesso conduttore con gesti e parole (il professore ripete più volte: “Sara Tommasi può fare quello che vuole in questo video, quindi Sara se vuoi puoi anche …”), non ha un senso, eppure è già stato visualizzato migliaia di volte. Perché? Prova a spiegarlo un commentatore in coda al video:
La migliore forma di protesta contro un simile avvilimento dell’intelligenza e della dignità umana sarebbe smettere di visualizzare questi video. Dipre si è accorto che i casi umani fanno notizia e così ha iniziato a cercare tutti quei personaggi che per un motivo o per un altro sono in un qualche modo “disturbanti”. All’inizio trovavo tutto ciò divertente ma arrivati a questo punto di divertente non c’è più nulla. Mi rifiuto di assistere a questo schifo. (xXxLaFleurDuMalxXx)
Mi permetto di fare alcune considerazioni: Sara Tommasi, capace con le sue esagerazioni e le sue provocazioni di conquistare l’attenzione mediatica desiderata, è diventata un perfetto esempio del pensiero di Marshall McLuhan (“Il medium è il messaggio”); Sara Tommasi è stata fagocitata dal mezzo stesso, diventando vittima dei bulimici del web; Sara Tommasi, ormai affermatasi come potentissimo brand social, rischia la deriva trasformandosi in freak.
Signori io non vi ho mentito, avete visto coi vostri stessi occhi i mostri viventi del nostro serraglio. Voi ne avete riso o provato ribrezzo, tuttavia se lo avesse voluto la natura beffarda, anche voi potreste essere come loro. Non hanno chiesto loro di venire a questo mondo, eppure sono qui tra noi. Si riconoscono in un codice che nessuno ha mai scritto. Offendetene uno, e si sentiranno offesi tutti quanti.