Sapiens, Mario Tozzi: “Collocazione un po’ penalizzante. Metteremo a confronto Wikipedia e la Treccani. La Terra? Vicini al punto di non ritorno”
TvBlog intervista Mario Tozzi, geologo e conduttore della seconda edizione di Sapiens – Un solo pianeta, in onda alle 21.45 su Rai3
In occasione della seconda edizione di Sapiens – Un solo pianeta, che va in onda stasera su Rai3 alle 21.45, Tvblog ha intervistato il geologo e conduttore del programma di divulgazione scientifica Mario Tozzi. Gli abbiamo chiesto tra le altre cose quali sono le novità di questo ritorno e se ha un consiglio per i lettori del nostro sito per la salvaguardia dell’ambiente.
Tozzi, non crede che l’avvento di Greta Thunberg abbia cambiato la percezione nel pubblico dei programmi di divulgazione scientifico-ambientale come Sapiens?
Forse sì, ma se questo si traduce in azioni concrete per cui riusciranno a cambiare le cose è presto per dirlo. Teoricamente sembra di si che ci sia una maggiore percezione sui temi ambientali grazie anche a questi movimenti di ragazzi per proteggere la Terra.
Ci sono delle novità rispetto alla precedente edizione?
Le novità sono le tematiche: oltre a quelle naturalistico-ambientali, andiamo a toccare la grande storia, il fatto che è possibile leggere la storia degli uomini insieme alla storia della Terra, per esempio proveremo a chiederci se possano esserci state anche cause ambientali come la presenza di germi nella caduta dell’Impero romano. Ci chiederemo se l’abbondanza di tecnologia ci renda effettivamente più felici. Inoltre parleremo di deforestazione, se convenga essere vegetariani o carnivori. Tratteremo anche di carte geografiche: Ormai la geografia non si usa più, a scuola si parla di geostoria, non si capisce che questa disciplina rende comprensibile e di senso la storia. La geografia non è solo la restituzione di una pianta.
Quanto lavoro c’è dietro la realizzazione di queste otto puntate?
Tantissimo. Una puntata ci costa parecchio tempo, un episodio comporta più di una settimana di riprese, senza contare il montaggio. Poi c’è la grafica, ormai un vero e proprio pezzo del conduttore, che ha bisogno di settimane. Per la preparazione si parte da libri che partono da un punto di vista differente dal punto di vista comune, per esempio in un mondo in cui tutti parlano di tecnologie noi riteniamo che sia più un problema culturale. Faccio degli esempi: cosa è più efficace tra l’automobile e la bicicletta? Per spostare 80 kg di ciccia bruciamo inutilmente del calore. Oppure confrontiamo la Wikipedia e la Treccani: se mi serve sapere se vicino ho un negozio di ebanisti va bene, ma se devo informarmi su Proust devo informarmi su altro. Su Wikipedia 5 pagine su Ligabue – cantante che tra l’altro mi piace – e una sola su Listz. La tecnologia non mette in discussione nessuno, ma bisogna capire se soddisfi un bisogno indotto o meno.
Sono previsti degli ospiti per Sapiens?
Abbiamo come ospite il cantautore Lorenzo Baglioni (ha portato a Sanremo 2018 il pezzo Il congiuntivo, ndr) che si cimenta in come i cantanti avrebbero interpretato l’emergenza climatica. Ha realizzato un brano intitolato ‘Tu chiamale se vuoi emissioni’. Io e lui porteremo uno show in primavera nei teatri su questo argomento.
Non ritiene che la collocazione di Sapiens sia leggermente penalizzante, dal momento che al sabato sera si scontra con C’è Posta per Te e Una storia da cantare?
La collocazione è penalizzante: non so il pubblico di Canale 5, ma quello di Rai1 è piu affine a noi, va detto senza infingimenti. C’è l’onda lunga di Sanremo, si tratta di una condizione più difficile, ma ci siamo abituati ai tempi di Gaia. E poi l’anno scorso Sapiens ha avuto un discreto successo.
Documentari a parte, cosa guarda in tv Mario Tozzi?
Vedo tutto, mi considero televisivamente onnivoro, mi piace la tv che ti insegna qualche cosa ma anche quella che ti distende molto. Guardo Rai3, quindi programmi di denuncia come Report, Presadiretta, mi lascio affascinare da Chi l’ha visto, guardo volentieri gli Angela padre e figlio. Non è il mio genere ma mi piace molto Paolo Bonolis con Avanti un Altro! per come conduce. Imparo da tutti. E mi piace soprattutto Fabio Fazio per il modo dolce in cui pone le domande alle persone.
Alcuni consigli per i lettori di TvBlog amanti dell’ambiente.
Riduciamo il consumo di carne, l’agricoltura intensiva intacca l’ambiente e ogni anno emettiamo tonnellate di anidride carbonica. E usiamo meno l’auto privata.
Ma siamo ancora in tempo per salvare la Terra?
In realtà alla Terra non cambia nulla se il clima sia caldo o freddo, inquinato o meno, il problema è per l’uomo e gli altri esseri viventi. Rischiamo di vedere il punto di non ritorno dallo specchietto retrovisore, per questo occorre essere Sapiens.
Grazie a Mario Tozzi e in bocca al lupo per la seconda edizione di Sapiens – Un solo pianeta.