Home Santoro preoccupato e minaccioso: “Facciano firmare i contratti per Annozero”

Santoro preoccupato e minaccioso: “Facciano firmare i contratti per Annozero”

Michele Santoro abbandona improvvisamente l’ottimismo ostentato appena 4 giorni fa e lancia l’allarme: Annozero, a pochi giorni dal ritorno sugli schermi, è di fatto una trasmissione “fantasma”. Non ci sono i contratti firmati con i collaboratori, non ci sono i promo in rotazione sui canali Rai, tutto è congelato. La sua preoccupazione è espressa attraverso

8 Settembre 2009 19:00


Michele Santoro abbandona improvvisamente l’ottimismo ostentato appena 4 giorni fa e lancia l’allarme: Annozero, a pochi giorni dal ritorno sugli schermi, è di fatto una trasmissione “fantasma”. Non ci sono i contratti firmati con i collaboratori, non ci sono i promo in rotazione sui canali Rai, tutto è congelato. La sua preoccupazione è espressa attraverso una lettera indirizzata al Dg Mauro Masi e al direttore di Raidue Massimo Liofredi. Sono sparite le dichiarazioni spavalde, quel i contratti “saranno firmati nelle prossime ore“, pronunciate venerdì non sono bastato a sbloccare la situazione. Lo scenario delineato da Santoro è ancor più inquietante perché parla di “altri programmi, in particolare di RaiTre” nella stessa situazione. Andiamo a leggere le parole del conduttore di Annozero.

Nonostante le vostre ripetute assicurazioni di questi giorni e nonostante l’atteggiamento di grande collaborazione da me tenuto la situazione non è sostanzialmente cambiata. Mi risulta che anche altri programmi di punta del servizio pubblico, in particolare di Raitre, abbiano gli stessi problemi e si trovino a dover superare ostacoli pretestuosi per la messa in onda. Si tratta di pezzi pregiati che offrono al pubblico importanti motivazioni per continuare a pagare il canone e contemporaneamente risultano tra i più appetibili per la pubblicità in un momento assai difficile del mercato. Voi stessi mi avete comunicato (quasi come un ordine) la decisione di introdurre in Annozero un terzo break pubblicitario. A prescindere dalla discutibile decisione, ciò conferma che siamo una delle pochissime trasmissioni della Rai (credo si contino su una sola mano) che con le entrate degli spot supera abbondantemente i costi del programma. La nostra media del 16,70 per cento di share supera di sei punti la media di rete per 34 prime serate; un’eventuale soppressione del programma aprirebbe un buco difficilmente colmabile nella programmazione, arrecando un danno ai bilanci della Rai valutabile in decine di milioni di euro.

Santoro non solo snocciola dati sul successo di Annozero, incontestabili comunque la si pensi, ma nel prosieguo della missiva spiega, con toni minacciosi, le ragioni per le quali la sua trasmissione va in onda e non hanno nulla a che vedere con le scelte editoriali “approvabili” dal PD o dal PDL.

Dal momento che giornali e agenzie vicini al Presidente del Consiglio continuano a diffondere notizie su vostre intenzioni che a me non risultano ma che voi non provvedete a smentire, sono costretto a ricordare, a voi prima di tutto ma anche al Presidente della Rai e ai Consiglieri di amministrazione, che io sono in onda non per le decisioni di un partito ma per una sentenza della magistratura interamente confermata in appello. Perciò pende un procedimento presso la Corte dei Conti che vorrebbe attribuire a responsabilità individuali i costi che la Rai ha dovuto accollarsi per le condanne subite. Vi comunico quindi che io non intendo rinunciare a quanto le sentenze stabiliscono; e, nell’interesse dell’Azienda, mi aspetto che si recuperi il tempo perduto siglando tutti i contratti (e tra essi quello di Marco Travaglio), da noi predisposti più di due mesi fa, prima che Annozero fosse presentato a Milano agli investitori pubblicitari come un punto di forza del palinsesto autunnale. In questo modo potremo finalmente lavorare serenamente.

Il 24 settembre è vicino, quale sarà la mossa della dirigenza Rai?

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