Santoro contro Masi. L’inferno prima di Annozero. E poi La7?
Al mio segnale scatenate l’inferno diceva tronfio Russel Crowe ne “Il gladiatore”. Una frase che sembra essere stata adottata in RAI ogni volta che si parla di Michele Santoro. C’è attesa per la puntata di questa sera di Annozero, dal titolo Scherzi a parte, una puntata in cui si dovrebbe parlar di crisi, ma in
Al mio segnale scatenate l’inferno diceva tronfio Russel Crowe ne “Il gladiatore”. Una frase che sembra essere stata adottata in RAI ogni volta che si parla di Michele Santoro. C’è attesa per la puntata di questa sera di Annozero, dal titolo Scherzi a parte, una puntata in cui si dovrebbe parlar di crisi, ma in cui sicuramente Santoro non farà mancare qualche riferimento alla sua sospensione, voluta dal dg Rai Mauro Masi.
Nel frattempo, i due si fanno guerra a distanza. E Santoro ha deciso di sparare a zero. E’ sicuro che fra lui e Masi uno dei due dovrà saltare. Ma non è detto che sia proprio il conduttore, a doversene andare. Perché Masi, che avrebbe voluto proporre il licenziamento di Santoro, non avrebbe, nel caso, l’appoggio del cda.
Il conduttore, peraltro, avrebbe, com’è ovvio, porte spalancate a La7. Dice Santoro a Repubblica:
Masi e il consiglio sono liberi di fare una scelta chiara. La sentenza non costringe la Rai a tenermi. Arriviamo a dicembre, facciamo le nostre 12-13 puntate e chiudiamo lì.
Non senza costi, ovviamente.
Perché, nel caso, di andarsene gratis, Santoro non ci pensa nemmeno.
A qualcuno sarebbe piaciuto che me ne andassi gratis dalla Rai, ma questo è impossibile. A Masi piacerebbe tenermi ma in un angolo a fare niente. E anche questo non si può fare.