Home La7 Santoro a Tv Talk: “La 7? Sì, ma da produttore indipendente”

Santoro a Tv Talk: “La 7? Sì, ma da produttore indipendente”

Michele Santoro ospite di Tv Talk parla del suo futuro e apre all’ipotesi La7, ma alle sue condizioni.

pubblicato 28 Aprile 2012 aggiornato 4 Settembre 2020 05:08


Intenso fuoco di fila di domande per Michele Santoro a Tv Talk. Il conduttore di Servizio Pubblico è pronto a parlare della sua nuova esperienza “fuori” dalla tv tradizionale a 360° gradi nel salotto per eccellenza dell’analisi televisiva. Con l’occasione gli viene anche mostrato uno stralcio del filmato tratto dal dibattito al Festival del Giornalismo di Perugia fra Mentana e Vespa durante il quale il direttore del Tg La 7 ha confermato che la trattativa fra la sua rete e Santoro “c’è”.

Santoro ha un sorriso sornione, ma ci tiene a spiegare che si tratterebbe comunque di una questione da valutare secondo termini nuovi, proprio basandosi sull’esperienza di Servizio Pubblico:

Innanzitutto per me la vita è cambiata, io non ritornerò a lavorare per la televisione nelle forme in cui lavoravo precedentemente. Ora sono un autore indipendente e coltiverò questa mia indipendenza, è un atto che devo al pubblico. Qualunque cambiamento io faccia lo discuterò con le persone che hanno finanziato il mio progetto, che dovranno essere d’accordo, chiaramente se questo progetto può diventare più forte avendo come riferimento un editore più solido, perché no? Non solo su La7, parlo in generale, perché comunque il programma andrebbe in onda anche da altre parti. L’indipendenza è un bene che io ho conquistato in maniera definitiva e non intendo rinunciarvi.

Quindi Santoro si spinge già “oltre”. Se nella scorsa estate 2010 la trattativa con La 7 era saltata perché lui aveva chiesto maggiore libertà ora un suo ritorno su un canale tradizionale sarebbe improntato sul tipo di struttura creata per Servizio Pubblico andando a costituire un unicum nel palinsesto della rete di Telecom Italia Media. Sono passati i tempi in cui puntava a rimanere all’interno della Rai tant’è che rispondendo alla domanda di un nostro lettore che lo provocava chiedendo “Nel 2011 si era dichiarato disponibile a tornare in Rai con un cachet da un euro a puntata. L’offerta è ancora valida“? ha risposto:

Non bisogna fare beneficenza, all’epoca il discorso era diverso. Io dicevo se voi volete mantenere Annozero, allora faccio la stagione gratis la stagione. Questo non toglie che io sia un professionista, non devo lavorare gratis per nessuno. Chi mi vuole deve pagarmi per quello che valgo.

Per la serie “non mandarle a dire”.

La7