#Sanremofake: dopo i nastri arcobaleno arrivano quelli rosa e blu? (video)
Sanremo 2016: dopo il nastro arcobaleno sul microfono di alcuni cantanti c’è una proposta (fake) della Rai: chi vuole manifestare contro le unioni civili, può farlo mettendo un nastro azzurro (cantanti maschi) e uno rosa (cantanti femmine). La gente apprezza?
In principio fu Le perle di Pinna a lanciare l’appello per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle unioni civili chiedendo ai cantanti del Festival di Sanremo 2016 di esibire un richiamo arcobaleno durante le loro esibizioni. Nelle prime serate hanno aderito in molti, dai cantanti in gara (tra gli altri Dolcenera, Scanu, Ruggeri, Fornaciari, Bluvertigo, Arisa, Noemi, Francesco Gabbani, Mahmood, Michael Leonardi, Giovanni Caccamo e Deborah Iurato, Clementino, Annalisa, Francesca Michielin) agli ospiti (Ramazzotti, Pooh e Hozier). Ci sono state polemiche (poche) e commenti sui giornali e sui social (tanti).
Al termine della seconda serata, Carlo Conti, che suo malgrado è stato immortalato con l’asta arcobaleno di Enrico Ruggeri (il conduttore, dato il suo ruolo istituzionale, non si è mai espresso a favore o contro le unioni civili), ha brevemente spiegato il senso dei nastri rainbow sfoggiati da alcuni artisti, ma il pubblico (parliamo di un italiano su due che ha tenuto acceso la tv in prima serata martedì, mercoledì e giovedì) non ha capito esattamente il messaggio che hanno voluto mandare gli artisti aderenti all’iniziativa (come vi abbiamo testimoniato ieri nel video Nastri colorati arcobaleno a Sanremo 2016: perché?).
Allora abbiamo deciso di chiedere ai passanti la loro opinione sull’idea FAKE della RAI di far adottare i nastrini anche ai cantanti contrari alle unioni civili. Che tipo di nastrini? Ovviamente azzurro per i maschietti e rosa per le femminucce. E’ un’idea antica o è giusto che i cantanti contrari esprimano il proprio dissenso con lo stesso modo con cui i colleghi pro unioni civili dimostrano la loro idea? Il video è surreale…