Sanremo, Orietta Berti: “Per via del covid dovremo arrivare all’Ariston già vestiti e truccati”
Orietta Berti parla del prossimo Sanremo: “Per via del covid devi arrivare all’Ariston in auto già vestita e truccata. Il pubblico? Da Costanzo c’era”
Il pubblico all’Ariston? Alla fine si arriverà ad un compromesso. Ne è convinta Orietta Berti, che parla del caso-Sanremo in una lunga intervista rilasciata a La Stampa. “Amadeus lavora da un anno a questo festival, pensi solo valutare le vallette, le conduttrici, gli ospiti. Ci dobbiamo adattare a quello che succede. Pubblico o non pubblico non cambia niente. Poche volte ho cantato senza. Tre mesi fa ho cantato da Costanzo e c’era il pubblico con le pareti trasparenti. Se vogliono, hanno le soluzioni, manca un mese”.
La cantante emiliana tornerà in gara al Festival dopo quasi trent’anni. Ma sarà la prima volta di una kermesse organizzata in piena pandemia. “Quest’anno, secondo le disposizioni già date, per via del covid devi arrivare all’Ariston in auto già vestita e truccata, pronta per andare in scena. Ci è stato detto di trovare stoffe che non si stropiccino e quelle che avevo scelto io si stropicciano tutte. Ci vuole seta pesante, i miei si stanno attivando”.
Sull’ipotesi di rinviare il Festival, la Berti si esprime con chiarezza:
“Ma come si fa, sei legato a tanti vincoli. Sanremo è come una catena di montaggio, un lavoro di fabbrica. Ci sono l’editore della canzone, gli autori che te l’hanno scritta, il maestro che ha già fatto gli arrangiamenti. Il pubblico è essenziale, ti dà l’emozione che tu devi esprimere. Ma poi, se il pubblico non è lì, devi pensare che ti guarda in tv. Il mio parere è che, pubblico o non pubblico, non andiamo lì per cantare, è un’occasione importante e ci dobbiamo adattare”.