Liberatosi dall’ansia da prestazione del suo primo Festival di Sanremo, di cui la vigilia fu anche funestata, come ricordiamo, da equivoche dichiarazioni tutt’altro che sessiste (ma interpretate come tali) che comportarono la puntuale quanto irritante gogna social, Amadeus, forte di un’edizione di Sanremo, la settantesima, diventata, sostanzialmente, un “classico istantaneo” televisivo, si è mostrato decisamente pronto e scattante nell’affrontare la sfida personale del Sanremo-bis, ancora più affascinante del Sanremo di 10 mesi fa e ulteriormente densa di ostacoli.
La prima insidia, la più grande, la più inutile da ricordare per quanto palese, sarà il COVID-19, che, ovviamente, implicherà tanti disagi: le restrizioni già note, un’organizzazione che dovrà essere più elaborata e scrupolosa, eventuali svantaggi come una presumibile riduzione degli ospiti e del pubblico in sala e tutto l’ipotizzabile resto.
La seconda insidia, a dire il vero, Amadeus se l’è andata un po’ a cercare perché se è vero che la musica a Sanremo, per quanto venga sempre conclamata “al centro” dell’evento, in realtà, spesso e volentieri, ha ricoperto il ruolo di contorno, al Festival di Sanremo 2020 va oggettivamente riconosciuto il fatto che l’offerta musicale è stata più che incisiva e determinante per la riuscita della kermesse. A Sanremo 2020, infatti, abbiamo trovato il “pezzone” emblematico che ha vinto e convinto (Fai rumore di Diodato), i pezzi orecchiabili (Achille Lauro, Elettra Lamborghini, Piero Pelù), la canzone “memabile”, neologismo tremendo relativo agli ormai famosi meme sui vari social (ovviamente, Sincero di Bugo e Morgan).
Con Amadeus, quindi, la musica non sembra avere un ruolo marginale e, a giudicare anche dal modo con il quale il conduttore ravennate, a Sanremo Giovani, ha liquidato la seccante questione Morgan, leggendo unicamente il comunicato ufficiale Rai scevro da considerazioni personali, le polemiche, l’anno prossimo, potrebbero non trovare terreno fertile.
Tutto, quindi, si giocherà con la musica, con una lista di 26 Big che, effettivamente, fa discutere, nel senso che alimenta confronti e disamine, e non solo per il numero abnorme degli artisti che si esibiranno. Musicalmente parlando, infatti, troviamo una bella fetta di artisti della scena indie, i soliti noti che vanno e vengono, l’immancabile quota talent show così come la consueta, ormai, quota rap, qualche bel colpo (Fedez e Maneskin) e scommesse nel vero senso della parola (Extraliscio con Davide Toffolo dei Tre Allegri Ragazzi Morti, musica liscio e punk insieme!). Per far riprendere il pubblico medio di Rai 1 dai troppi “Ma chi è?” che esclameranno, è stata chiamata la sola Orietta Berti a rappresentare la quota nazional-popolare.
Amadeus, quindi, non solo è più sicuro di sé, “festivalmente” parlando, ma è anche innegabilmente coraggioso, anche quando ammette candidamente che, a Sanremo 2021, ci aspetteranno tante altre serate lunghissime (caffè ed energy drink come se piovesse, quindi). A proposito, un saluto a Bruno Vespa…
E poi c’è Fiorello che, in due minuti e con un collegamento web non affatto da prima serata su Rai 1, ha rinnovato le good vibes dell’edizione 2020 che, di fatto, si avvertono ancora. Anche per lui, Sanremo 2021 sarà una bella sfida: lo showman siciliano sarà tra quelli che soffrirà più di tutti le restrizioni COVID-19, senza dimenticare una propensione alla diatriba che ha già rischiato di tradirlo con il famoso caso della battuta di Tiziano Ferro.
Spiace un po’, con questa recensione, concentrarci poco e niente sulla gara dei giovani, iniziata con un altro esperimento ardito, AmaSanremo, che si era posto anche il velleitario obiettivo di far resuscitare la seconda serata, ormai morta e sepolta.
AmaSanremo si è rivelato un esperimento televisivo che, di fatto, spalmerà le canzoni delle Nuove Proposte da ottobre 2020 a marzo 2021, creando un problema di sovraesposizione dei pezzi che andrebbe affrontato. Per quanto sia stata una lodevole iniziativa a favore dei talenti emergenti, televisivamente parlando, AmaSanremo si poteva anche non realizzare o perlomeno relegare esclusivamente su Rai Play.
Sanremo Giovani 2020: la presentazione
Questa sera, giovedì 17 dicembre 2020, andrà in onda su Rai 1, la finale della quattordicesima edizione di Sanremo Giovani, condotta da Amadeus, con la partecipazione di Riccardo Rossi, in onda dal Teatro del Casinò di Sanremo.
Al termine dell’evento musicale dedicato ai giovani, conosceremo i nomi delle Nuove Proposte che si esibiranno al Festival di Sanremo 2021 ma soprattutto, durante la serata, verranno annunciati ufficialmente i nomi dei 26 Big che vedremo esibirsi sul palco del Teatro Ariston di Sanremo, durante la prossima edizione della kermesse sanremese che si svolgerà dal 2 al 6 marzo 2021.
I 26 Big saranno presenti alla serata e sfileranno, “portando” il titolo della loro canzone.
Tornando a Sanremo Giovani 2020, quest’anno, il concorso musicale destinato ai talenti emergenti della musica italiana, televisivamente parlando, è iniziato prima del solito, con il programma AmaSanremo, un esperimento condotto sempre da Amadeus e andato in onda su Rai 1, in seconda serata, per cinque puntate (dal 29 ottobre al 26 novembre 2020), durante il quale si sono esibiti 20 artisti selezionati dai 961 giovani che avevano presentato la loro candidatura.
I 10 artisti, usciti da AmaSanremo, che si esibiranno questa sera e che si giocheranno i 6 posti disponibili per la categoria Nuove Proposte (i rimanenti 2 posti sono riservati ai due cantanti provenienti da Area Sanremo) saranno Avincola, Folcast, Gaudiano, Hu, I Desideri, Le Larve, M.e.r.l.o.t., Davide Shorty, WrongOnYou e Greta Zuccoli.
I 10 finalisti si esibiranno dal vivo, accompagnati da una band, davanti alla giuria televisiva già vista ad AmaSanremo, composta da Luca Barbarossa, Beatrice Venezi, Piero Pelù e Morgan (in questi giorni, per la cronaca, si sta parlando molto della polemica riguardante la presunta esclusione di quest’ultimo dalla lista dei Big).
Oltre alla Giuria Televisiva, esprimeranno le proprie preferenze anche il pubblico da casa, tramite Televoto, e la Commissione Musicale, capitanata dal direttore artistico Amadeus.
Sanremo Giovani 2020 andrà in onda anche su Radio 2 e in streaming su Rai Play.
Dopo la messa in onda, sarà disponibile una recensione della serata.