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Se Sanremo ti fa schifo, leggi questo pezzo

Il Festival di Sanremo – non per forza questo specifico di Amadeus – ti fa schifo? Allora leggi questo pezzo, per favore

6 Febbraio 2023 19:38

Se Sanremo ti fa schifo da sempre o solo di recente, per favore, leggi questo pezzo.

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che non è vero che è uno spreco di soldi, o almeno, non lo è sempre. Anzi, lo è molto raramente. Per l’edizione 2023 al via domani sera su Rai1 si parla di raccolta pubblicitaria per una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro, il che dovrebbe significare (le cifre ufficiali arrivano solitamente dopo la chiusura della kermesse) un guadagno netto di almeno una decina di milioni di euro. E l’ingaggio di Amadeus – sotto contratto con la Rai anche per altre produzioni – è molto meno alto rispetto a quelli milionari in circolazione nel mondo dello spettacolo.

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricorda che il canone che ti lamenti di pagare soprattutto in occasione di questa particolare settimana ti consente di poter usufruire di una vasta e variegata gamma di prodotti televisivi alternativi, distribuiti su numerosi canali pubblici. Peraltro, grazie al miracoloso strumento che solitamente viene chiamato telecomando è possibile ‘scanalare’ di continuo, fino a quando l’offerta proposta dalla tv, anche reti private che nulla chiedono in cambio al telespettatore, non ti soddisfi. Senza dimenticare l’offerta sulle piattaforme a pagamento.

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che non è vero che al Festival partecipano solo gli scarti della musica italiana. Anzi, con la direzione artistica di Amadeus molti big, ossia gente che riempie gli stadi o che ha un curriculum di assoluto prestigio, sono tornati alla gara. Quest’anno ci sono Ultimo, Giorgia e Marco Mengoni, l’anno scorso, per dire, Gianni Morandi, Elisa e Massimo Ranieri.

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che non è vero che non c’è spazio per i giovani: 14 su 28 big in gara quest’anno sono esordienti e negli ultimi anni i più rappresentativi artisti delle nuove generazioni sono passati dal teatro Ariston, da Mahmood a Blanco, da Rkomi a Blanco, da Fedez a Sangiovanni, da Madame a Elodie.

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che se è vero che ogni singola serata durata tanto, anzi troppo, lo è altrettanto che nel 2023 qualsiasi prodotto televisivo generalista è recuperabile comodamente on demand (o, ‘spillolato’, sui social).

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che quest’anno Mediaset, la principale azienda competitor della Rai, ha annunciato regolare programmazione anche nella settimana del Festival. Ergo, se Sanremo ti fa schifo e ad esso preferisci il Grande Fratello Vip (i gusti sono gusti, ci mancherebbe) hai la strada spianata (forse, se il problema è la durata della diretta, devi solo capire quale tra i due finisce prima).

Sanremo può continuare a farti schifo, ma ricordati che se il mattino dopo in ufficio, a scuola o sui social non fai altro che criticare quanto accaduto poche ore prima sul palco dell’Ariston… vuol dire che Sanremo ti fa schifo, ma lo guardi, eccome se lo guardi. E allora, forse, non ti fa schifo per davvero.