Home Festival di Sanremo Sanremo e il caso Ibrahimovic: Stefano Coletta non gradisce le troppe domande “sanremesi”

Sanremo e il caso Ibrahimovic: Stefano Coletta non gradisce le troppe domande “sanremesi”

Stefano Coletta, direttore di Rai 1, non si è sottratto neanche oggi alle domande su Sanremo ma un po’ di stanchezza ha cominciato a farsi sentire…

27 Gennaio 2021 19:20

Negli ultimi tempi, la 71esima edizione del Festival di Sanremo ha offerto molteplici spunti di discussione riguardanti soprattutto le varie incognite legate alla pandemia di COVID-19. Annunciato come il festival della rinascita, in realtà, anche Sanremo 2021 sta avendo che fare con tutti i protocolli per contenere il contagio e salvaguardare la salute delle persone coinvolte.

In queste settimane, si è parlato di navi, di coppie di figuranti per il pubblico, di voci riguardanti un possibile slittamento e altro ancora. E poi le immancabili polemiche che, quando si tratta di Sanremo, il più delle volte non dovrebbero fare neanche notizia a causa della loro pretestuosità.

È più che legittimo, però, nelle occasioni pubbliche, chiedere commenti, repliche o delucidazioni sui temi sopraccitati, anche andando off-topic nelle conferenze stampa dove l’argomento cardine è un altro, semplicemente perché non si può chiedere a chi lavora nell’informazione di fingere che non stia accadendo nulla.

Stefano Coletta, direttore di Rai 1, non si è mai sottratto alle domande “sanremesi”, come ha sottolineato anche egli stesso durante la conferenza stampa di presentazione de Il Cantante Mascherato, svoltasi in data odierna.

Alla fine, però, anche il direttore della rete ammiraglia Rai, sempre con estrema educazione, ha manifestato una certa stanchezza nel ricevere domande sul Festival.

L’ultimo caso in ordine di tempo, analizzato anche su TvBlog, riguarda Zlatan Ibrahimovic, il calciatore del Milan che sarà ospite in tutte e 5 le serate di Sanremo 2021: ieri sera, durante Inter-Milan di Coppa Italia, il campione svedese si è reso protagonista di un diverbio dai toni accesissimi con Romelu Lukaku, calciatore dell’Inter, a causa del quale non sono mancate anche accuse di razzismo, già prontamente rispedite al mittente dal calciatore, tramite social.

Nelle dichiarazioni odierne, il direttore di Rai 1 ha fornito una replica importante riguardante la polemica circa la presenza del pubblico al Teatro Ariston collegata alla chiusura di tutti gli altri teatri per effetto del DPCM e ciò va, ovviamente e doverosamente, sottolineato (“Sanremo sarà un programma televisivo, seriale e condensato in 5 serate, ma un programma televisivo che, invece di andare in onda da Roma o da Milano, andrà in onda da Sanremo. I protocolli sono gli stessi. A Sanremo, andrà in onda uno show all’Ariston “protocollato” come uno show televisivo”).

Coletta, però, non ha voluto aggiungere altro, non entrando nel dettaglio, quindi, della vicenda Ibra e manifestando, come scritto in precedenza, un po’ di quello che potremmo chiamare “stress sanremese”:

Ogni conferenza non può diventare un’occasione per parlare di altro. Ibrahimovic? Ho già detto quel che penso. Potevo anche non rispondere su Sanremo. Se durante ogni conferenza, si va su altro, rischio di portare poco rispetto come direttore agli ospiti e ai miei collaboratori.

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