Sanremo 2023, il cda Rai chiede a Coletta il controllo preventivo del videomessaggio di Zelensky
Il messaggio del presidente ucraino è previsto per la finale del Festival a conclusione della gara.
Non si placano le polemiche attorno alla presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella serata finale di Sanremo 2023. Il Cda Rai ha richiesto a tal proposito un incontro al direttore dell’intrattenimento Rai, Stefano Coletta.
Allo stato attuale la partecipazione del presidente ucraino non è in discussione, tuttavia i consiglieri vogliono capire se nel messaggio registrato siano presenti prese di posizione che potrebbero nuocere all’azienda. A sollecitare sulla necessità di un confronto con Coletta è stato il consigliere eletto dai dipendenti Rai Riccardo Laganà che ha chiesto di informare il consiglio di amministrazione di viale Mazzini rispetto a scelte editoriali di tale impatto. L’intervento di Zelensky è programmato per la serata di sabato 11 febbraio al termine delle esibizioni dei concorrenti e dovrebbe durare alcuni minuti.
Da quando è stata data la notizia dal conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa, la politica si è spaccata. Dal segretario della Lega Matteo Salvini al leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, passando per Carlo Calenda sono state avanzate perplessità. Contrari anche alcuni intellettuali, tra cui l’ex direttore di Rai 2 Carlo Freccero, l’attore Moni Ovadia e Alessandro Di Battista, ex 5 Stelle.
Inoltre Il cda Rai ha dato in via libera anche al budget del 2023, seppur con soli tre voti a favore. Simona Agnes per Forza Italia e Igor De Biasio per la Lega non hanno partecipato al voto. Contrario il consigliere Alessandro Di Majo, in quota M5S, e astenuto Riccardo Laganà. Favorevoli, invece, l’amministratore delegato Carlo Fuortes, la presidente Marinella Soldi e la consigliera in quota Pd, Francesca Bria.
Sull’intervento a Sanremo 2023 di Volodymyr Zelensky come scritto dal nostro Massimo Falcioni, ha detto la sua anche il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che all’interno del talk show di La7 condotto da Myrta Merlino L’Aria Che Tira ha elogiato la mossa mediatica, ma non l’atteggiamento del premier ucraino:
“Per il festival è un’opportunità il fatto che sia immerso nel mondo e così connesso alla realtà drammatica del nostro tempo è logico per Sanremo. Non è logico che Zelensky diventi una velina che serve ad aumentare gli ascolti. Sanremo è un luogo di competizione canora che può avere anche uno spazio per incontri e proposte. Ma qui siamo dinanzi al sangue, alla morte, alla tragedia, a gente che non ha casa e sta al freddo e hai il suo presidente che racconta una cosa a persone che stanno sedute in poltrona comode. Mi sembra inopportuno per lui, non per Sanremo. Sanremo fa qualunque cosa”.