Sanremo 2023, le stranezze della Quarta Serata: Elodie che ruba borse, Grignani e Arisa fanno ‘casino’
La serata delle Cover e dei Duetti di Sanremo 2023 offre qualche brivido rispetto alla gara: tutte le stranezze della Quarta Serata.
Sanremo 2023 con la serata dei duetti e delle cover ha sempre delle cose particolari da offrire, nel bene e nel male, anzi nell’eccellenza e nell’orrore. La Quarta Serata del 73esimo Festival della Canzone Italiana (qui il live), con 28 artisti in gara e una quantità incalcolabile di ospiti, non può che portare al pubblico ‘stranezze’, momenti di poesia e di impegno e anche vette cringe. E allora vediamo cosa succede .
- Rosa Chemical e Rose Villain portano un s3x toy sul palco
- Arisa cerca di far cantare Coletta
- Ovazione per Peppe Vessicchio
- Salmo rimborsa il microfono rotto la Prima Serata
- Amadeus duetta con Chiara Francini
- Elodie ruba la borsa a Serena Bortone (con la benedizione di Pelù)
- Eros Ramazzotti dimentica le parole della sua canzone
- Sanremo 2023, Michele Zarrillo richiama alla democrazia
- Rosa Chemical e Rose Villain portano un s3x toy sul palco
- Arisa cerca di far cantare Coletta
- Ovazione per Peppe Vessicchio
- Salmo rimborsa il microfono rotto la Prima Serata
- Amadeus duetta con Chiara Francini
- Elodie ruba la borsa a Serena Bortone (con la benedizione di Pelù)
- Eros Ramazzotti dimentica le parole della sua canzone
- Sanremo 2023, Michele Zarrillo richiama alla democrazia
Rosa Chemical e Rose Villain portano un s3x toy sul palco
Rosa Chemical e Rose Villain nel duetto su America, di Gianna Nannini, tirano fuori un s3x toy in piena esibizione. Nero sulla scenografia nera e con la regia di Vicario, si è distinto a fatica.
Arisa cerca di far cantare Coletta
Nel corso dell’esibizione su Destinazione Paradiso, Arisa si avvicina al direttore Coletta e cerca di farlo cantare. Ci sarebbe ancora una gara in corso. E Coletta resta il Direttore dell’Intrattenimento Prime Time.
E alla fine dell’esibizione la sintesi la fa Arisa: “Abbiamo fatto un casino, Gianlu‘”.
Ovazione per Peppe Vessicchio
Peppe Vessicchio appare accanto ad Enrico Melozzi per dirigere, a sorpresa, Gianluca Grignani e Arisa in Destinazione Paradiso. Ovazione per il maestro al Teatro Ariston. Più che altro un’occasione per riportarlo in teatro durante la gara, visto che a Sanremo c’è, nel cast di Muschio Selvaggio, con Fedez.
Salmo rimborsa il microfono rotto la Prima Serata
Dopo le polemiche per essersi tuffato in piscina con il microfono nel corso della prima serata nell’esibizione sulla Costa Smeralda, Saldo arriva sul palco con un microfono ‘nuovo’. Infiocchettato.
Amadeus duetta con Chiara Francini
Gli autori hanno scritto una canzone per ripercorrere il modo in cui è iniziato il sodalizio tra Chiara Francini, dalla prima telefonata all’Ariston con Gianni Morandi. Il miglior arrangiamento del Festival e anche la migliore regia espressa su questo momento/gag/duetto che poi non finisce con un nero, ma che senza soluzione di continuità arriva all’annuncio successivo. Insomma, dopo aver ballato con Fiorello, ora Amadeus canta con la Francini.
Elodie ruba la borsa a Serena Bortone (con la benedizione di Pelù)
Nel mezzo della sua esibizione su American Woman, con Big Mama, Elodie va in prima fila a rubare la borsa a Serena Bortone. Un ‘remake’ di Piero Pelù che ‘scippa borse’ alle signore in platea, che ha ripetuto le gesta sul Suzuki Stage nella prima serata di questo Sanremo 2023 (che potete recuperare su RaiPlay).
La borsa è stata poi recuperata, come ci tiene a far sapere Serena Bortone sui social. Sempre più regina del Festival.
Più tardi arriva anche la benedizione di Pelù.
Eros Ramazzotti dimentica le parole della sua canzone
Nel medley di suoi successi cantato con Ultimo, Eros Ramazzotti non prende l’attacco e invece di cantare dice di non ricordarsi le parole: una situazione che rende il duetto più vicino a un featuring da concerto live che da serata sanremese.
Sanremo 2023, Michele Zarrillo richiama alla democrazia
Dobbiamo indignarci e vver paura quando i nostri diritti e la nostra libertà non vengono rispettate”
Così Michele Zarrillo ha chiuso la sua esibizione in duetto con Will che ha (coraggiosamente?) portato come Cover “Cinque Giorni”, cavallo di battaglia dell’ospite. Un richiamo a rimettere in ordine le priorità dell’indignazione, che durante il Festival si concentra sulle piccolezze e tende a dimenticare le cose importanti del vivere civile. E anche magari a rispondere a qualche esponente politico che commenta Sanremo invece di occuparsi delle cose serie. Per quanto i ‘messaggi politici’ siano banditi dal Festival, il richiamo di Zarrillo è di generale buonsenso.