Sanremo 2022, lo show di Morandi e Jovanotti è da veri superospiti (ma poi si esagera)
Morandi e Jovanotti in coppia a Sanremo 2022 per la serata delle cover va oltre ogni gara. Pure troppo, purtroppo.
Se Pippo Baudo avesse anche solo immaginato in gara Jovanotti ospite di Gianni Morandi per la serata delle Cover di Sanremo 2022 penso sarebbe svenuto. Non l’avrebbe mai permesso. Non era nella cifra dei suoi Festival, quelli in cui non bisognava parlare con i cantanti prima per non influenzare il voto da casa, quelli in cui una parola di troppo, uno sguardo complice, una pacca sulla spalla poteva scatenare un’interrogazione parlamentare. Era davvero un altro mondo, analogico, pre-social, dominato dalle schede Totip…
E invece nella Quarta Serata di Sanremo 2022 – quella che domani sarà paragonata per ascolti alla Terza delle scorse edizioni – avviene quello che non ti aspetti. Non solo ritrovi Gianni Morandi in gara – lui che di Festival ne ha condotti due e vinto uno – ma te lo vedi anche in coppia con Jovanotti sul palco per cantare un medley dei loro successi per la serata delle cover. E il registro cambia subito.
Qualche anno fa una combinazione così sarebbe stata oltre ‘il superospite’: un evento nell’evento. Oggi sono 6 minuti di gara, con un Ariston che esplode e balla. Altro che competizione, qua siamo oltre ogni gara. Questa è la festa che voleva Amadeus. E siamo di fronte a una gara che oscura i superospiti annunciati in pompa magna persino al Tg1.
Certo, il pensiero “Vi piace vincere facile!” è venuto subito. I ‘puristi’ della gara storceranno il naso, ma questo è spettacolo. Nell’anno che vuole essere davvero quello della rinascita, Sanremo si mostra pienamente in quello che è da qualche anno: una vetrina discografica che ha messo sempre più da parte le diatribe spicciole per la gioia di fare musica. Il vero Festival della gioia di Amadeus è qui, più che nel resto (scrittura in primis). Questa quarta serata è extra-Festival, extra gara, al di là dei voti e della gara. E’ oltre.
Amadeus ha più volte ribadito che gli piace che il suo Festival esca dalle griglie, che sia ‘out of the box’, fuori dagli schemi, che si scompagini la liturgia. Lo dimostra con lo spazio concesso al FantaSanremo, anche con questa libertà massima che rende questo Sanremo 2022 un happening musicale, nello spirito e nella forma.
Che dire del videosaluto di Giorgio Moroder ad Elisa che canta What a feeling, delle rose e della lettera di Achille Lauro a Loredana Berté? È tutto oltre e va bene così. I tempi sono cambiati, il Covid ha trasformato anche il Festival: ora c’è la voglia di giocare, per quanto possibile. Poi si rientrerà nei ranghi. Ma per adesso ‘apri tutte le porte…’.
EDIT: dopo la seconda disceca di Jovanotti sul palco ci tocca rivedere un po’ il pezzo. La sua intervista stona, la sua gag col banco, la poesia, “Che sarà” sono davvero troppo e inutilmente autoreferenziali. La capiamo, ma stona. Poteva tornare domani, non ricomparire sul palco perché si trovava di passaggio. La sua funzione era quella di ospite di un cantante in gara: non c’entrano voto o correttezza tout court, c’entrano ruolo e racconto. E così quello che abbiamo detto di buono sull’out of the box decade, quello che abbiamo detto sulla festa della musica muore. E’ scorretto nella forma e nella sostanza del racconto.
Non dipende da Jovanotti, ovviamente, ma da chi costruisce la storia. C’è sempre la cosa ‘soverchia’ in questa scrittura. L’idea del ‘Festival dell’Amicizia’ non vuol dire che si può fare di tutto nel nome degli amici propri.
Questa seconda discesa non c’entra nulla nel racconto della serata. Come uccidere quello che di bello era successo fino a quel momento. Peccato. Con questo Festival ci tocca sempre correggere il tiro… Vuol dire però, drammaticamente, che la prima impressione si conferma giusta.