UPDATE: Il CTS ha approvato il protocollo per Sanremo 2021 inviato dalla Rai un paio di giorni fa. Confermate procedure, distanziamenti, uso della mascherina FFP2 (e chirurgica solo per gli artisti dal camerino al palco), mentre sul palcoscenico non potranno esserci più di 10 persone, inclusi due ballerini. In galleria ammessi 20 fotografi. Come riporta la Repubblica:
“Complessivamente, durante la trasmissione, sull’area palco di 345 metri quadri non ci potranno essere più di 70 persone, 60 nelle buche dell’orchestra (380 metri quadri), 40 nell’area della platea (400 metri quadri) tra personale e addetti alla vigilanza. La massima presenza in contemporanea prevista sul palco durante l’esibizione è al momento di dieci artisti compresi due ballerini. L’affollamento previsto in platea durante le prove sarà consentito al massimo per 50 unità al netto dei tecnici di produzione tv e degli addetti in servizio attivo a eccezione della prova generale, quando saranno presenti in platea al massimo 100 giornalisti, tutti distanziati e con la mascherina Ffp2”.
La serata di giovedì con le cover vedrà i Big 26 in gara duettare con 26 artisti, cui vanno aggiunti 23 direttori d’orchestra e 20 musicisti aggiunti.
Sanremo 2021, cosa prevede il protocollo inviato da Rai al CTS?
La Rai ha inviato al CTS il protocollo anti-Covid per Sanremo 2021. Il documento è stato anticipato in parte dal Corriere della Sera, che ne ha recuperato una copia, riportando gli elementi più significativi e più curiosi tra quelli emersi nelle 75 pagine (più 8 allegati) che l’Azienda ha consegnato al Comitato Tecnico Scentifico per la pandemia da Covid-19. Il Comitato dovrebbe esprimersi nel merito venerdì 5 febbraio.
Niente pubblico – neanche di figuranti – nel Teatro Ariston, né in platea né in galleria: la platea quindi sarà completamente rivoluzionata. Come, lo vedremo. Per il momento gli scatti della scenografia di Sanremo 2021 restituiscono solo un palco parziale
Tutti devono indossare una mascherina FFP2 e i guanti; prevista la misurazione della temperatura, distribuzione di gel disnfettante, la sanificazione degli ambienti, percorsi obbligati di entrata e uscita e tamponi ogni 72 ore: un protocollo direi standard per le produzioni tv.
Viene disciplinato anche il backstage del Teatro: il personale tecnico e di produzione starà nel lato destro, la parte autorale principalmente nel lato sinistro (certo, immaginiamo la tenuta delle posizioni nel corso della diretta).
Il Roof dell’Ariston diventa un’area servizi: spostati i giornalisti al Palafiori e al Casinò, il Roof – che in realtà è una sala cinematografica (e ricordiamolo a Franceschini) – ospiterà 12 postazioni di trucco e parrucco (180mq), nonché altri 180mq per sarte e costumiste (ma solo per il servizio di stireria e emergenze ultimo minuto); sempre al Roof spazio anche ai camerini di 7mq ciascuno.
I cantanti però dovranno arrivare in Teatro già vestiti (da qui il solo servizio di stireria) e accompagnati solo da un discografico e un fonico (ma mi sembra difficile che tutti rinuncino a un press e ad almeno un anti-stress). Dal camerino al palco potranno indossare una mascherina chirurgica e non la FFP2 per proteggere il trucco: in questo senso si chiede una deroga al CTS, perché il passaggio dal camerino al palco prevede una sosta nella Green Room sottopalco e quindi una breve sosta nella cosiddetta Red Room che anticipa di poco la salita in palcoscenico. Un percorso quindi da fare per gli artisti in chirurgica. Da considerare peraltro che la capienza massima della Green Room (150mq) è fissata a 25 persone e quindi è necessario un circuito continuo di arrivi e partenze ben sincronizzato con una scaletta che non può avere troppi spostamenti pena l’affollamento della sala: ma noi ricordiamo ancora gli interi blocchi spostati per i vari ritardi, così come le line-up variate per problemi di orario.
L’orchestra di 60 elementi (diretta da Leonardo de Amicis e poi ‘affidata’ ai diversi direttori ‘responsabili’ dei vari BIG) sarà distribuita sui 380 metri quadrati del palco e distanziata a seconda del ruolo: cori e fiati non indosseranno mascherine e dovranno avere almeno w mt di distanza da quelli che sono loro davanti e 1.5 mt di distanza di lato; archi, chitarre, bassi e tastiere indosseranno la mascherina – con distanze variabili a seconda dello strumento, tra 1,25 e 2 mt -, mentre batteria e percussioni saranno isolati (come anche prima della pandemia) da barriere in plexiglas. Non dimentichiamo una vaschetta con disinfettante per ogni strumento.
Sul palco sono vietati gli abbracci ed è previsto il distanziamento di almeno 1,5 mt per chi è sul palco in veste di artista e di 2mt dalle maestranze. Ovviamente cantanti e artisti in scena non indossano la mascherina. Per chi prevede un’esibizione di gruppo, di coppia, con ospiti etc è ovviamente vietato usare lo stesso microfono o avvicinarsi oltre il consentito. Al termine dell’esibizione si indossa una nuova mascherina, data dalla Rai nel retropalco, e si torna in camerino.
Il tocco di classe del protocollo per Sanremo 2021 è nella premiazione: i premi (e anche i fiori) potranno essere consegnati “con un carrello di scena opportunamente realizzato e igienizzato dopo ogni utilizzo”. No, almeno i fiori dal carrello no…