Sanremo 2021 slitta ancora? A Viale Mazzini si vocifera della possibilità di spostare il Festival di 3 o 4 settimane rispetto alla data prevista, ovvero 2-6 marzo 2021, periodo già anomalo per l’evento che ormai da anni occupava la prima settimana di febbraio. Prevista per oggi, 1 febbraio 2021, una nuova riunione per definire il da farsi, anche alla luce del parere del Comitato Tecnico Scientifico sul protocollo di sicurezza messo a punto dalla Rai richiesto dal Ministro della Salute Roberto Speranza. Stando ad alcune anticipazioni del Corriere, parrebbe che il CTS stia meditando di ‘opporsi’ allo svolgimento del Festival: da qui le voci di un possibile ulteriore slittamento, utile per mettere a punto un protocollo anti-Covid a prova di virus e di DPCM.
Se finora, quindi, si è discusso sull’opportunità di avere pubblico al Teatro Ariston – con il Ministro Speranza prima e il Ministro della Cultura Franceschini dopo fermamente contrari all’idea, anche nel caso di figuranti, in quanto ‘teatro’ e quindi ‘chiuso al pubblico’ per effetto del DPCM in vigore fino al 5 marzo – ora la questione riguarda lo svolgimento del Festival stesso. L’ipotesi di slittamento potrebbe quindi vedere Sanremo 2021 celebrarsi già alla fine del mese di marzo (tra il 23 e il 27 ad esempio) o magari nella prima settimana di aprile, subito dopo Pasqua quindi, con il via martedì 6 e finale il 10 aprile o ancora tra il 13 e il 17 aprile, entrambe ipotesi che spingono il Festival fuori dalla prima parte della Garanzia Primaverile. Da escludere la Settimana Santa – dal 30 marzo al 3 aprile – visti gli impegni con la Liturgia pasquale, dalla Via Crucis in diretta in prima serata il venerdì alla Veglia del Sabato sera.
L’ipotesi dello slittamento non piace però ai discografici, che dovrebbero spostare l’uscita gli album di tutti i Big e le Nuove Proposte. I discografici propongono piuttosto lo spostamento del Festival in altra location, anche fuori da Sanremo. Se Linus propone all’amico Amadeus di trasferire tutto a Roma in uno studio tv, in modo da aggirare qualsiasi restrizione legata al ‘Teatro Ariston’ e spegnere così le polemiche sull’opportunità di un evento di massa (ma senza massa) in una cittadina che dovrebbe comunque sopportare l’onda d’urto dei ‘soli’ addetti ai lavori, la proposta che non ti aspetti arriva dai discografici che suggeriscono di svolgere Sanremo 2021 al Forum di Assago. Nel dettaglio Enzo Mazza, ceo di Fimi, ha proposto (via intervista al Corriere della Sera) di trasferirsi per un anno da una struttura che considera a monte inadeguata, come l’Ariston.
“E’ stato costruito negli Anni ’50 e già in periodi normali ha palesato problemi strutturali. Si potrebbe pensare a una tensostruttura in un’altra zona della città. […] Un evento televisivo come questo può essere realizzato ovunque, ad esempio al Forum […] Credo che la Rai abbia una capacità incredibile di organizzare eventi tv [è un’industria tv, ndr…] e lo ha dimostrato superando riti scolpiti nella pietra. Se quest’anno è cambiata la Prima della Scala, trasformata in spettacolo tv proprio sulla Rai, può cambiare anche Sanremo. E se guardiamo al contesto internazionale anche il Concerto di Vienna è diventato un programma tv senza pubblico…”.
dice Mazza. Capodanno alla Fenice non pervenuto alla FIMI, evidentemente. E l’ipotesi di Assago sembra una cosa buttata lì, ma non ragionata: non si spiega in che modo il Forum potrebbe sopperire le mancanze strutturali dell’Ariston, soprattutto per quel che riguarda aree di servizio, camerini e strutture di supporto. E poi non si eviterebbe la questione ‘pubblico’ in sala: i palazzetti per gli eventi musicali live sono chiusi. Come i teatri. In tutto questo, poi, ci si dimentica della Convenzione stipulata tra Rai e Comune di Sanremo per il nome: che si fa, si storna l’annata dal contratto quinquennale?
La questione Sanremo 2021 quando e come, dunque, sembra ancora aperta. Si è invece chiusa la vertenza Fedez-Michielin: la coppia non è stata squalificata e potrà partecipare al Festival. Quando e dove lo scopriremo, si spera, presto.