Dovevano essere dei gioielli che avrebbero impreziosito le serate del Festival: per il momento i quadri di Achille Lauro sono stati due grandi boh. Se ieri sera il cantante ha portato un suo recente inedito, questa sera ha portato Bam Bam Twist, canzone ascoltatissima questa estate sulle radio e anche sulle varie piattaforme online.
Già nella scelta dei brani Achille Lauro ha tutt’altro che stupito, scegliendo per ben due sere consecutive due sue canzoni. Questa sera l’intenzione era quella di omaggiare Mina. La particolarità del look, sicuramente meno sorprendente di quello della prima sera (e che desterà meno polemiche di quelle già sollevatesi dopo l’esibizione di ieri sera), era infatti nella lunga treccia rossa, chiaro omaggio a Mina.
Su Instagram è lo stesso Achille Lauro a spiegare l’omaggio, definendo Mina “donna dal vero animo Rock ‘N Roll”, e a postare anche il testo da lui recitato prima dell’esibizione.
Sono il Rock ‘N Roll.
Trasgressione che entra nelle case di mezza America.
Esplicito invito a lasciarsi andare.
Una vecchia chiesa indignata per il credo dell’irriverenza.
Nuovo tempio notturno del giovane e del proibito.
È tempo di gioco.
Demonio, divinità,
Jukebox tappezzati di chiodi.
Unione rituale con gli altri
In un solo corpo danzante.
Carne che chiede carne.
Uragano nei desideri sessuali,
Scossa nel perbenismo familiare,
Promessa di piacere.
Il sacro vincolo del godimento.
Godere è un obbligo.
Dio benedica chi gode
Il testo con il quale Achille Lauro ha introdotto Bam Bam Twist richiama quello di ieri sera e il messaggio di fondo pare essere un elogio all’edonismo (ci siamo lanciati troppo nell’esegesi?). Poi però l’esibizione vera e propria non è altro che una riproposizione del videoclip estivo, con Francesca Barra e Claudio Santamaria che si scatenano ballando sul palco dell’Ariston.
Ci si aspettava questo da Achille Lauro nei suoi “quadri”? Sicuramente non è avanguardia pura.