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Sanremo 2020, Amadeus accerchiato dalla politica, Fiorello lo difende, Junior Cally rischia

Giornata infuocata per il conduttore e direttore artistico del Festival, che appare sempre più isolato

pubblicato 20 Gennaio 2020 aggiornato 30 Agosto 2020 08:09

Accerchiato dalla politica. Dopo aver faticosamente spento (e non definitivamente, vero Michelle Hunziker?) le polemiche per le presunte frasi sessiste pronunciate in conferenza stampa ormai una settimana fa, e nel bezzo mezzo dei forfait annunciati da Salmo e Monica Bellucci, Amadeus è adesso alla prese con la levata di scudi bipartisan della politica contro Junior Cally.

Mentre il direttore artistico e conduttore della 70esima edizione di Sanremo proprio in queste ore si sta dirigendo nella cittadina ligure per iniziare il lungo percorso di preparazione al Festival, che inizierà martedì 4 febbraio, la posizione del rapper sembra complicarsi.

Praticamente tutti i partiti politici chiedono la sua esclusione dalla gara: dal M5S (“Mi sento offesa come donna e madre”, Roberta Lombardi) alla Lega (“Ma cosa aspetta la Rai, cosa aspetta il servizio pubblico pagato con i soldi dei contribuenti, a cacciare via da Sanremo il rapper Junior Cally?, Roberto Calderoli), dal Pd (“Quest’anno si trasmette un brutto messaggio, che offende le donne. Tutti siamo chiamati in causa. Da Sanremo e dalla Rai ci aspettiamo passi in avanti, non passi indietro”, Nicola Zingaretti) a Leu (“Solo pensare alla partecipazione di Junior Cally al Festival di Sanremo è stata un grave errore. Ora bisogna correre ai ripari ed escluderlo”), da Forza Italia (“la direzione artistica di Sanremo abbia il coraggio di estromettere dalla gara chi ha propugnato e propugna odio. Se non ciò non avverrà bisognerebbe lanciare uno sciopero del pagamento del canone”, Sandra Savino) a Italia Viva (“sessismo e violenza non devono e non possono esistere in nessun luogo. Non a casa, né in Tv, né ai comizi di chi si riempie la bocca di belle parole e poi sventola bambole gonfiabili dal palco, Teresa Bellanova).

Al momento, il manager di Amadeus e deus ex machina del Festival Lucio Presta resiste e ribadisce che Junior Cally non subirà censure, ma non sono da escludere colpi di scena nelle prossime ore.

Intanto, su Instagram Fiorello prova con ironia a prendere le difese dell’amico e collega Amadeus:

Sono anonimo, voglio fare un appello ad Amadeus, conduttore del festival di Sanremo. Amadeus, ti sei messo contro tutti! Ti mancano solo gli anziani. Dì qualcosa contro gli anziani. E soprattutto dì qualcosa contro Fiorello. Perché è l’unico che è rimasto ancora con te, dì qualcosa su di lui, dammi del terrone. E così hai fatto bingo. Le donne ce l’hai tutte contro, la politica tutta, destra e sinistra, tutti quanti. Manca solo Fiorello. Attaccalo!”, ironizza Fiorello prima di invocare la ‘pena capitale’: “E io, da anonimo, proporrò per te la pena di morte. Ci vuole la pena di morte per te, per quello che rappresenti. Sei l’uomo più cattivo d’Italia. Da che eri un santo… sessista proprio.

La chiosa è più seriosa:

Volevo dire una cosa alle 29 deputate che ti hanno accusato. Proprio nella politica cercate di fare un passo avanti, non state indietro: voglio vedere un presidente della Repubblica donna e un presidente del Consiglio donna. Non vi lamentate di Sanremo, lamentatevi del vostro settore. Allora sì che avremmo fatto un passo avanti.

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