Sanremo 2020, Littizzetto ad Amadeus: “Attento a pestare merd*ni e non ti fidare di nessuno…”
Luciana Littizzetto dedica la sua prima letterina del 2020 ad Amadeus: un vademecum per sopravvivere a Sanremo.
Con due Sanremo da co-conduttrice alle spalle, Luciana Littizzetto regala ad Amadeus qualche consiglio per portare a termine il suo primo Festival da conduttore e direttore artistico. La presentazione di Francesca Sofia Novello come donna “bellissima e capace di stare accanto a un grande uomo stando sempre un passo indietro” è ormai uno dei tormentoni del 70° Festival a un paio di settimane dal suo inizio e la Littizzetto non soprassiede.
Nessuna accusa, anzi supporto e applausi da lei e Fazio per Amadeus, al quale si rivolge col piglio di un’amica che quell’esperienza l’ha vissuta, che di polemiche ne ha viste e che è uscita dalla seconda edizione con qualche osso rotto (in quel caso figurato). È quindi con benevolenza che la Littizzetto ha confezionato un vademecum per evitare che Amadeus pesti (altri) ‘merd*ni’ da qui al Festival e nei cinque giorni di Sanremo. Una lista precisa e concisa, con qualche frecciatina sparsa.
“La prima cosa è che devi dire che ‘Quest’anno al centro ci sarà la musica: è una boiata grandissima ma lo dicono tutti”
e recentemente il buon Claudio Baglioni, che ‘Al Centro’ ha messo musica, Festival e anche i suoi primi 50 anni di carriera. Lo stesso Fazio sottolineò la centralità della musica, anzi della canzone, al suo ritorno all’Ariston, quando aprì al doppio brano in gara per i Big. Un classico, insomma.
Secondo consiglio, quello di sorridere “molto ma non troppo, sennò sembri scemo“, mentre il terzo è decisamente più ficcante: “Non fidarti di nessuno, tranne di Vincenzo Mollica“. E il pensiero corre alla talpa…
La lista di consigli continua:
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“Non stare troppo vicino ad Al Bano quanto canta, altrimenti ti ritrovi il timpano a Finale Ligure;
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quando entra Tiziano Ferro toccalo subito che porta bene;
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non tirare in ballo mai, mai, mai, ma proprio mai, politici più recenti di Camillo Benso Conte di Cavour;
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non dire delle donne che ti affiancheranno che sono molto belle perché essere bella è frutto di una botta di culo, non è una conquista (e qui si torna ‘a bomba’ sulla conferenza, ndr);
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fai finta di niente davanti ai look dei cantanti anche se ti verrebbe da dire ‘Che minchia ti sei messo addosso’;
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e almeno una volta devi dire ‘Dirige l’orchestra il maestro Beppe Vessicchio’ sennò non è Sanremo”.
Chissà se Amadeus ha iniziato a pensare “Cu’ minchia m’u fici fari“, come ripete Fiorello da settimane…