Home Notizie Sanremo 2019, Pierfrancesco Favino ospite non rende un buon servizio ai successori…

Sanremo 2019, Pierfrancesco Favino ospite non rende un buon servizio ai successori…

Pierfrancesco ospite della prima serata di Sanremo 2019 tra Freddie Mercury, Mary Poppins, e i Due Coccodrilli con Baglioni.

pubblicato 5 Febbraio 2019 aggiornato 31 Agosto 2020 01:26

L’esibizione di Pierfrancesco Favino, ospite del Festival di Sanremo 2019.

 

Update 5 febbraio 2019: entra Pierfrancesco Favino e cambia il ritmo (anche se non la scrittura) di questa prima serata.

Tornare qui fa più paura dell’anno scorso, ma è tutto bellissimo” dice Favino che arriva con un capello alla Benicio del Toro e trova la Raffaele che imita la Hunziker.

“Approfitto per ringraziare per tutto l’affetto che ho ricevuto durante la scorsa edizione e nell’ultimo anno” dice Favino prima di ricordare ‘quel che siamo stati’ (ma che non potremo ritornare).

Ma Favino e Raffaele sono di mestiere: la gag è quella i presentarsi per duettare sul ‘musical dell’anno’ e così Pierfrancesco Favino e Virginia Raffaele diventano per l’occasione Mary Poppins e Freddie Mercury. Il gioco degli equivoci è una costante proprio da cui non si riesce a uscire. Arrivano anche le suorine di Sister Act mandate dal maestro Filardo e siamo al mash-up con i pezzi clou dei tre musical e l’inevitabile finale in cui tutti fanno tutto.

Non il massimo dell’originalità, ma almeno la bravura dei protagonisti aiuta a portare a casa il primo vero momento di spettacolo di questa prima serata sanremese (oltre ad alcuni dei brani in gara), comparso sul palco alle 22.30. A Favino lasciano anche il cliffhanger della pubblicità per un tête-à-tête con il Direttore Artistico. Ed è subito un’altra cosa. Favino riempie, ha ritmo, dà i tempi, fa spettacolo: un altro mondo.

E poco importa che Baglioni e Favino facciano I Due Coccodrilli. All’ex conduttore basta un annuncio di televoto per dare lezioni di registro. C’è tempo per un saluto con Bisio, che sembra davvero ingessato dal panico. E speriamo che sia ‘solo’ questo e che la visita del veterano l’aiuti a sbloccarsi: certo è che con dei predecessori così non è facile misurarsi.

Sanremo 2019, Pierfrancesco Favino ospite

Pierfrancesco Favino è fra gli artisti ospiti che saliranno sul palco dell’Ariston nella prima serata della sessantanovesima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, in onda su Rai1 dal 5 al 9 febbraio 2019.

Pierfrancesco Favino, la carriera cinematografica

L’attore romano, che compirà 50 anni ad agosto, esordisce nel 1991 con il film tv Una questione privata, mentre il primo ruolo al cinema è nella pellicola Pugili di Lino Capolicchio del 1995. Nel 2001 recita la parte di Marco ne L’ultimo bacio di Gabriele Muccino, mentre nel 2002 riceve una candidatura al David di Donatello e al Ciak d’Oro per l’interpretazione del sergente Rizzo in El Alamein – La linea del fuoco. Viene diretto, tra gli altri, da Luciano Ligabue in Da zero a dieci e da Maria Sole Tognazzi in Passato prossimo. Nel 2005 veste i panni del Libanese nel film Romanzo Criminale di Michele Placido, in cui recita spalla a spalla con Claudio Santamaria, ospite anche lui della kermesse canora. Il ruolo nel film sulla banda della Magliana gli garantisce un David di Donatello e un Nastro d’Argento. Oltre ad Ozpetek (Saturno Contro) e Tornatore (La sconosciuta), è il cinema americano a desiderarlo: dopo un cameo in Una notte al museo con Ben Stiller, recita ne Le cronace di Narnia – Il principe Caspian, in Miracolo a Sant’Anna di Spike Lee ed è il comandante Olivetti in Angeli e demoni di Ron Howard, per cui lavorerà anche in Rush del 2013. Nel 2010 è ancora con Muccino in Baciami ancora, esperienza a cui seguono ruoli drammatici con Silvio Sodini, Lucio Pellegrini, Giuliano Montaldo, Stefano Sollima (ACAB – All Cops Are Bastards) e Marco Tullio Giordana (Romanzo di una strage). Negli ultimi anni alterna al grande schermo il teatro, la sala di doppiaggio e i set di produzioni internazionali di Netflix: dal 2014 al 2016 interpreta la parte di Nicolò Polo nella serie Marco Polo, mentre nel 2017 e nel 2018 torna al cinema con Simone Godano, Roger Michell, Gabriele Muccino e Giovanni Veronesi, per cui recita la parte di D’Artagnan nei Moschettieri del re.

Pierfrancesco Favino, la televisione e i contatti con Sanremo

Nonostante la partecipazione a fiction di successo come Padre Pio e Ferrari, è l’interpretazione di Gino Bartali nella miniserie celebrativa di Rai1 del 2005 a conferirgli il successo popolare in televisione. Sempre per il piccolo schermo recita in Liberi di giocare, Pane e libertà, Il generale Della Rovere e Qualunque cosa succeda. Nel 2018 affianca Claudio Baglioni e Michelle Hunziker nella sessantottesima edizione del Festival di Sanremo e quest’anno sale sul palco dell’Ariston per il passaggio di consegne tra conduttori.