Sanremo 2019, autocritica dei conduttori. Bisio: “Chiedo agli autori di lasciarci più a briglia sciolta”
“Chiedo agli autori di lasciarci a briglia sciolta”, dice Claudio Bisio, che commenta anche la gaffe con Bocelli.
Non nascondiamoci dietro a un dito: la prima serata del Festival di Sanremo è stata macchinosa e – Molendini dixit – “ingolfata da un concorso smisurato”. Virginia Raffaele è stata definita “imbalsamata”: “Dobbiamo incastrarci bene. Ho studiato Claudio Bisio inteso come attore, anche per capire come cercare un incastro. Non si è mai pronti a questo palco, cercherò di ‘sbalzamarmi’ stasera. Spero di prenderci la mano. Ci si avvicina passo passo, rispetto questo concorso. Non si può arrivare e prendere potere così facilmente. C’è stato un passo di avvicinamento. Farò un passettino alla volta e spero di essere all’altezza, lo dico col cuore”. In sua difesa è accorsa anche la direttrice Teresa de Santis: “Non nasce come conduttrice, poi era molto emozionata”.
Mea culpa anche da parte di Claudio Bisio, che ha chiesto agli autori di scrivere di meno e lasciargli più a briglia sciolta: “Forse è stato un azzardo avere i comici come presentatori. So che posso fare di meglio, faccio un’autocritica. Dico agli autori: con Virginia meno cose scritte abbiamo e meglio è. Faccio loro un appello”. Siamo assolutamente d’accordo. “Quando ho salutato Bocelli con la mano (espressione sconsolata, ndr)… sì, l’ho fatto. E da lì mi sono sciolto: ‘Peggio di così non posso fare’, mi sono detto”. Ha poi aggiunto: “Non voglio essere frainteso, non era una critica agli autori. Possiamo essere più sciolti noi, io e Virginia”.
“Si può migliorare”, ha detto invece Claudio Baglioni. “Apprezzo le piccole autocritiche che hanno fatto Virginia e Claudio al loro operato. Ma io sono assolutamente soddisfatto della serata di ieri. Non mi sembra che l’anno passato non fossero accaduti problemi di audio o altro. Facciamo quattro ore di diretta con l’orchestra che suona sempre dal vivo e non abbiamo neppure tanti giorni di prove. Sono pratico del mestiere, non tanto di Festival ma di concerti sicuramente: è un impresa non far accadere il problema di qua o di là. So che è tutto migliorabile. Mi piace l’idea che il Festial possa essere condotto da qualcuno che non ne sa nulla di conduzione. Siamo contenti di quello che è avvenuto”. Ma si può migliorare e ci auguriamo che durante la seconda puntata , con maggiore contaminazione tra varietà e gara.