Sanremo 2018, Duccio Forzano: “Sarà un Festival innovativo”
Duccio Forzano parla di Sanremo 2018: è il suo quinto Festival, ma è anche una sfida tutta nuova.
“Come sarà Sanremo 2018? Beh, va chiesto al direttore artistico Claudio Baglioni. Ma faremo un Festival innovativo”
così Duccio Forzano ai microfoni di Run Radio, web-radio dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, che lo ha intervistato all’indomani dell’ufficializzazione della sua regia per Sanremo 2018 e alla vigilia di Celebration, il nuovo show del sabato sera di Rai 1.
Forzano si prepara a prendere le redini del Festival per la quinta volta nella sua carriera: una sfida però sempre nuova, visto che ha diretto quattro diversi conduttori: in principio fu il Sanremo della Clerici (2010), quindi il Morandi I (2011), i due di Fazio e Littizzetto (2013, 2014) e ora ci si prepara al prossimo, che vede la direzione artistica di Baglioni ma una conduzione ancora da scoprire.
“E’ una bella sfida. Come sarà questo Sanremo lo sa solo il direttore Baglioni: è lui il capitano di questa avventura, è lui che deciderà tutto quello che succederà al Festival. Per quanto mi riguarda sarò al suo servizio, cercando di codificare al meglio tutte le sue idee”
dice il regista, che già a Massimo Galanto – nella video-intervista realizzata a margine della conferenza stampa di Celebration – si è detto molto contento perché Baglioni “sta portando davvero la musica al centro del Festival di Sanremo ed è quella la cosa che più mi stimola“. Il racconto della musica – in tv e non solo – è, del resto, uno dei capisaldi della regia di Forzano: basta rivedere alcune delle esibizioni realizzate negli anni a Che Tempo che Fa, oltre che all’Ariston.
Inutile ricordare che Forzano e Baglioni sono legati da reciproca stima professionale e da un (ultra)ventennale rapporto d’amicizia; Sanremo, però, può essere un complesso banco di prova anche per i rapporti più saldi:
“Come mi comporterò con Claudio? Come ho sempre fatto, con la più grande sincerità e disponibilità, anche qualora dovesse capitare di essere non del tutto in linea su certe scelte. Le cose insieme le abbiamo sempre fatte così, confrontandoci, a maggior ragione in una situazione in cui si hanno tutti gli occhi addosso come a Sanremo. Il Festival, si sa, è come stare davanti a un plotone d’esecuzione”
tanto più se si cerca di innovarlo. La scelta di non eliminare canzoni dalla gara, di aprire ai 4′ a brano, di far valere i voti di tutte e cinque le serate nella definizione della classifica, di far contare di più il televoto e meno gli esperti – come da regolamento di Sanremo 2018 – ha un peso specifico non solo nella costruzione del ‘concorso’ ma anche dello show tv.
La meticolosità di Baglioni è proverbiale, quella di Forzano non è per nulla da meno, ma i tempi di questo Sanremo 2018 sono già strettissimi.
“Siamo già al lavoro, anche se con del ritardo. Ma stiamo lavorando molto seriamente in vista di febbraio”.
Nel futuro, post Sanremo, si potrebbe pensare, invece, a una trasposizione audiovisiva del suo primo romanzo, Come Rocky Balboa, che il regista/autore ha portato nel frattempo a teatro con un ‘one shot’:
“Proprio per quell’occasione ho prodotto tre filmati, molto cinematografici, che raccontano diversi momenti del libro. Diciamo che ci sto lavorando: i testi li sto preparando e sono anche piuttosto contento, ma non è facile riuscire a portare un progetto sul grande o sul piccolo schermo. Però ci sto lavorando!”.
L’entusiasmo e la passione non mancano certo nel vocabolario di Forzano. In attesa di vederlo a Sanremo 2018, rinnoviamo l’appuntamento per i sabato sera di Rai 1, dal 14 ottobre alle 21.25 con Celebration.