Sanremo 2017, il diario: giorno 3 tra Baudo, problemi di votazione e il clamoroso refuso
Sanremo 2017: il diario di giovedì 9 febbraio
Giornata intensa quella di ieri, mercoledì 8 febbraio, nella sala stampa dell’Ariston. In mattinata i commenti agli ascolti positivi della prima serata, nel pomeriggio l’incursione a sorpresa di Carlo Conti per la precisazione sulle condizioni di salute di Pippo Baudo che domenica prossima non tornerà a Sanremo con Domenica In, in serata il caso (sgonfiatosi presto) per i problemi nella votazione delle Nuove Proposte da parte dei giornalisti.
In quei minuti si sono palesati nel roof prima Nando Pagnoncelli, presidente della Ipsos, poi il direttore di Rai1 Andrea Fabiano. Poi la spiegazione:
È stato acquisito il voto di 123 giornalisti (240 i voti – 2 voti per giornalista). Dunque 240 voti validi su cui si è basata la graduatoria che ha determinato le due eliminazioni. 3 voti sono stati eliminati perché in 2 casi erano codici errati, in un caso era stato dato un solo voto. In seguito è arrivata la segnalazione che 12 giornalisti non hanno potuto esercitare il diritto di voto. In realtà solo 6 voti non sono stati registrati. Il voto è stato ripetuto per verificare che il votatore funzionasse. E i votatori funzionano. Dunque: la votazione è valida, ma per evitare polemiche o situazioni come l’anno scorso abbiamo immaginato che i sei giornalisti avessero votato tutti per la terza classificata. La simulazione non ha cambiato la classifica, che dunque è confermata.
Dunque, nulla da fare per Marianne Mirage (Sugar di Caterina Caselli), considerata la vincitrice annunciata della categoria.
Intanto l’ufficio stampa Rai continua a sfornare comunicati e note in tempo reale. E qualche volta, comprensibilmente, il refuso può capitare. Come nel caso del titolo della canzone – ora a rischio eliminazione – di Giulia Luzi e Raige: da Togliamoci la voglia a Togliamoci la vita. Forse, una trasformazione un po’ drastica.