Gaetano Moscato, a Sanremo 2017 il nonno eroe di Nizza

Per lo spazio Tutti Cantano Sanremo, ospite stasera della Quarta Serata del Festival il sig. Gaetano Moscato, il nonno-eroe che nella strage di Nizza dello scorso 14 luglio ha perso una gamba per salvare i nipoti di 12 e 18 anni dal tir lanciato a bomba sulla gente che festeggiava la Presa della Bastiglia. Morirono 86 persone, i feriti furono 434: tra loro anche il sig. Moscato.

Arriva sul palco accompagnato da Filippo, il nipote 13enne che lo ha anche aiutato quella notte, fermando l’emorragia.

“E’ difficile. E’ ancora difficile dormire la notte. Pensavo di averla superata e invece da un po’ di tempo ci penso di più. Io ancora non credo poi a quello che ha fatto questo bambino quella sera: ha chiamato l’ambulanza, mi è stato vicino. E’ stato davvero bravissimo. Adesso la cosa più difficile è tornare alla normalità”.

Maria prova a consolarlo a dargli la carica. Lui è appena uscito dal centro protesi Inail di Budrio, dover è rimasto per due mesi, ma gli pesa non riuscire più ad andare dove e come vorrebbe. Ma ha fatto davvero passi da gigante, gli dice la De Filippi.

L’augurio di tutti è che possa tornare a dormire sereno. E la normalità è la cosa più difficile da riconquistare. Consigliamo fazzoletti alla mano.

PS: Ma vogliamo dire che mentre vanno via, Maria De Filippi, sottovoce, suggerisce al piccolo Filippo di non spingere il nonno perché vada più veloce? “Lascialo andare, non spingerlo”.

Gaetano Moscato, chi è il nonno-eroe di Nizza?

“Non attribuitemi, per cortesia, la targa di eroe… E’ stata una reazione istintiva”

ha detto al Tg2 Storie il sig. Moscato. 71 anni, nato a Chiaverano (TO) e pensionato della Olivetti di Torino, Gaetano Moscato stava trascorrendo una serena vacanza a Nizza in occasione della Festa Nazionale Francese: festeggiava le Nozze d’Oro con la moglie, 50 anni insieme, circondato dalla famiglia, composta dalla figlia, arrivata dagli USA con i suoi due figli.

Ed è proprio per salvare i ‘suoi’ ragazzi dal tir guidato da Mohamed Lahouaiej Bouhlel che è stato investito: la gamba sinistra è stata tranciata dall’auto-articolato e ora ne ha una protesi con cui sta imparando a muoversi in autonomia. Uscito a gennaio dal centro di riabilitazione di Budrio, arriva a Sanremo per raccontare la sua storia, uguale e diversa a quella di tanti feriti o deceduti nei tanti attentati che insanguinano quotidianamente tutto il mondo. Ed è proprio lui ad aver raccontato il suo percorso di ‘rinascita’ a Tg2 Storie.