Sanremo 2017 ricorda Rigopiano e gli eroi del quotidiano

Se nella prima serata c’erano stati i soccorritori, nella finale ci sono rappresentanti della Polizia e dei Carabinieri. Un modo anche per ricordare delle vittime del Rigopiano, visto che tra i poliziotti c’è chi ha perso dei cari. Si ricorda il numero per donare a favore dei Terremotati e Conti ripete la stessa frase della scorsa volta:

“E ricordate, non mi permetterei mai di chiedere di donare se io per primo non avessi fatto qualcosa di importante”.

Abbiamo capito.

Non so perché, ma mi sembra un ‘recupero’ rispetto alla prima serata.

Sanremo 2017 ricorda Rigopiano e gli eroi del quotidiano

Lo spazio ‘sociale’ del Festival, Tutti Cantano Sanremo, accoglie alle 21.50 una rappresentanza delle Forze dell’Ordine e di Soccorso che quotidianamente lavorano per la sicurezza e che sono stati impegnati nelle aree colpite dal Terremoto. Una folta delegazione, che racconta le proprie storie.

Accolte da una standing ovation del Teatro Ariston, i vari corpi hanno evocato un aneddoto, un momento delle loro operazioni. Il primo è stato Maresciallo Lorenzo Gagliardi della Guardia di Finanza (nella foto in basso), che ha ricordato le prime fasi del soccorso all’Hotel Rigopiano, con la commozione di chi si era ripromesso di restituire al “cuoco Parente”, come lo chiama, tutta la sua famiglia. Un momento ricordato anche da Mauro Cavallo, Vigili del fuoco, anche lui sul posto fin dalle prime ore.

Con loro hanno parlato anche Valeria Carlinfante, Croce Rossa, Fabio Ieppariello del Soccorso Alpino, il Maggiore dell’Esercito Vincenzo Criscuolo e Luigi D’Angelo, della Protezione Civile.

Sul finale Carlo Conti ribadisce il numero solidale per la Raccolta Fondi con la Protezione Civile, “Ricominciamo dalle scuole” per sostenere le zone colpite dal terremoto, ovvero il 45500.

“E non mi permetterei mai di invitare a donare se non avessi fatto qualcosa di importante anche io per loro”

precisa Conti prima di lanciare la pubblicità. Difficile non vederci una ‘frecciatina’ a chi l’ha criticato per il compenso giudicato da alcuni troppo alto, tra la gente comune ed esponenti delle istituzioni, anche internazionali. Una precisazione di troppo, forse. Ma evidentemente che voleva ‘esplodere’ da tempo.