Sanremo 2016, terza serata: Stadio vincitori tra le Cover, pasticcio tra le Nuove Proposte, la Raffaele strepitosa

Si parte (già in ritardo rispetto alla scaletta) con altre 2 sfide tra 4 Nuove Proposte: 50% della sala stampa e 50% del televoto per determinare i 2 finalisti che si aggiungeranno ai 2 decretati mercoledì. Venerdì la finale.

La prima sfida oppone Miele a Francesco Gabbani.

Miele canta Mentre ti parlo. Il brano parte lento, poi esplode. Non è comunque tra i migliori fin qui ascoltati…

Francesco Gabbani “risponde” con Amen. Canzone decisamente più ritmata e la Nuova Proposta si sbraccia e si dimena come un aspirante ballerino. Anche lui ha i nastri arcobaleno (simbolo di sostegno alle unioni civili).

Vince Miele che accede alla finale di venerdì con il 53% dei voti. Eliminata Miele.

Tocca a Michael Leonardi contro Mahmood.

Michael Leonardi propone Se rinascerai. Canzone molto sofisticata e che richiede grandi doti vocali. Difficilmente passerà in radio…

Mahmood, già visto a X Factor 6, si cimenta in Dimentica. Anche lui ha il nastro rainbow. Timbro immediatamente riconoscibile, il pezzo non acchiappa subito… E il segnale di Rai1 scompare per pochi secondi!

Vince con il 67% dei voti Mahmood che è il quarto finalista.

La terza serata di Sanremo parte con un film muto in bianco e nero, poi Marc Hollogne, noto per le sue contaminazioni tra teatro, cinema e canzone con il personaggio di Marciel, conquista il colore sul palco, che si alterna col filmato in bianco e nero.

Un numero di 3 minuti che sicuramente sarà piaciuto ai bambini. Poteva essere una qualsiasi esibizione (riuscitissima, ovviamente) di Tu sì que vales o Italia’s got talent…

Conti gigioneggia per il quasi 50% di share ottenuto martedì, è “colpa” della zia che si è addormentata se non si è raggiunta la cifra tonda. Ovviamente l’entusiasmo sul viso del conduttore è palpabile visto che fare ottimi ascolti alla seconda serata del Festival è davvero un'”impresa”…

Si parte con le cover, Noemi canta Dedicato. Peccato per il mancato duetto con Loredana Bertè che era stato in ballo fino all’ultimo. Lei, comunque, è sul pezzo!

La Ghenea aveva chiesto qualcosa di diverso e così, anziché scendere per la scala, è salita per la scala e arriva dalla platea con Gabriel Garko che, invece, spera di farsi apprezzare come attore (così dice).

I Dear Jack hanno scelto di interpretare Un bacio a mezzanotte del Quartetto Cetra e coinvolgono l’orchestra del Festival. Il timbro di Leiner non sfigura affatto con un confronto così impegnativo. E il pubblico applaude convinto!

Garko ha deciso di ironizzare sulle critiche che gli fanno sulla carta stampata o in Rete. E ora legge non più dal gobbo ma da un biglietto che ha in mano…

Addirittura la cover del cartone animato Goldrake per gli Zero Assoluto che “anticipano” di due sere l’attesissima ospitata di Cristina D’Avena, esperta del “settore”.

Conti chiede l’applauso del pubblico per Carla Fracci che ha apprezzato l’imitazione di Virginia Raffaele… che stasera è Donatella Versace. Ma lei dice “buongiorno per ridere”. Il legame tra Sanremo e la moda? “Mettere insieme roba a caso e poi preghi Dio che vada bene”, la sua risposta. Fisicamente è davvero identica!

Lei chiede chi c’è stasera. Conti: “I Pooh”. La Versace ha una paresi. E si stupisce che c’è qualcuno che guardi un programma in cui si fanno continuamente presentazioni di cantanti. Momento comicissimo: il suo occhio non si chiude. Colpa del “tagliando che ha fatto a dicembre”? E perde perfino un pezzo d’orecchio!

Ecco l’orecchio!

Giovanni Caccamo e Deborah Iurato fanno un omaggio a Pino Daniele cantando Amore senza fine. Molto bene. Alla fine dell’esibizione il cantante dice “Viva l’amore universale”. Entrambi avevano il simbolo arcobaleno.

E’ Noemi la vincitrice del primo gruppo e andrà in finale per le cover!

Patty Pravo canta un suo brano, Tutt’al più, assieme al rapper Fred De Palma: connubio decisamente riuscito! Da sottolineare il look da “artista divina e inafferrabile” di Patty, che donna…

Ma quanto è affascinante la Ghenea, le sta bene qualsiasi abito, chapeau.

L’ear monitor di Alessio Bernabei è spento ed entra il tecnico al centro del palco. Quindi parte l’esibizione sulle note di A mano a mano con Benji e Fede (amatissimi dai giovani) come guest star.

Si finisce con un selfie collettivo. Poi Conti comunica che in sala stampa stanno rivotando per la prima sfida tra le Nuove Proposte perché c’è stato un errore tecnico. Quindi Garko anticipa la presentazione di Dolcenera ancora prima che scenda: continuano le sue gaffe…

La cantante salentina, con un look impeccabile, propone Amore disperato. Decisamente promossa!

Nuovo problema per la Versace che perde il labbro inferiore e non si ricorda se è assicurato. Se ne va anche una parte della frangia dei capelli. “Un disastro, sarà il cambio di stagione”. Chissà come la prenderà l'”originale”…

Ed ecco come Conti si trasforma in Enzo Paolo Turchi con i capelli persi da Donatella…

Clementino propone Don Raffaè, è il suo “territorio” e lo gestisce molto bene. Banda arcobaleno sul suo cappello. E applauso scrosciante del pubblico.

Nessuna grafica ma l’annuncio di Conti che nel secondo gruppo ha vinto Clementino.

Ed ecco la reunion dei Pooh in formazione allargata con il ritorno di Riccardo Fogli nel gruppo. Il medley dei loro successi più grande fa ovviamente centro nel pubblico trasversale della band…

L’entusiasmo è davvero incontenibile sia tra gli orchestrali sia tra il pubblico che canta e balla i loro pezzi fino a tributare una meritata standing ovation.

I 5 (“rainbow” pure loro) nell’intervista sottolineano con orgoglio di aver fatto 3.000 concerti: “Contano di più dei dischi in classifica”. Del resto hanno attraversato 50 anni e 4 generazioni, una longevità pazzesca. E l’11 marzo torneranno su Rai1 per una serata-evento in cui ci sarà anche Conti. “Ultimamente ti vengono bene le cose, perché non vieni a darci una mano?”, il loro invito prontamente accolto dal “re Mida” dell’Auditel.

La canzone cult, Uomini soli, con cui il gruppo vinse il Festival nel 1990, chiude la loro apprezzatissima performance. Di nuovo pubblico in piedi.

Conti annuncia che è stata ripetuta la prima votazione per le Nuove Proposte per un inconveniente in sala stampa. Il nuovo risultato della sfida è: Miele 49,2%, Francesco Gabbani 50,8%. Ribaltato, dunque, il voto iniziale. Conti: “Domani vedremo di far ricantare Miele come piccolissima consolazione”.

Tocca al terzo gruppo dei Big per le cover. E per l’occasione Elio e le Storie Tese ritrovano Rocco Tanica (alias Sergio Antibiotice) per una versione superlativa del Quinto ripensamento (versione italiana della Quinta di Beethoven, dalla soundtrack de La febbre del sabato sera). Carlo Conti: “Sergio, vai al Dopofestival, vai…”.

Ormai si continua con il “filone narrativo” di Garko che si prende in giro per la lettura continua del gobbo. Almeno l’autoironia non manca al valletto…

Arisa ha scelto Cuore: precisione e intonazione sono ancora una volta le sue carte vincenti. Urla convinte del pubblico e lei è contentissima per l’apprezzamento.

Rocco Hunt fa Tu vuo’ fa’ l’americano. E il pubblico inquadrato balla in piedi mentre lui agita il nastrino rainbow.

La Ghenea non scende dalle scale e dice a Conti: “Mi vieni a prendere?”. Sta imitando Nicole Kidman di ieri sera. Il conduttore non se lo lascia dire due volte. L’abito rosso e sexy lascia senza fiato.

Francesca Michielin propone un capolavoro di Lucio Battisti, Il mio canto libero. Versione molto delicata e vissuta, davvero brava la vincitrice di X Factor 5, considerato il pezzo proibitivo scelto.

Alla fine si emoziona e abbraccia Carlo Conti. Tenerissima!

Il vincitore di questo gruppo è Rocco Hunt.

Adesso la Versace è “scollata”. E dopo aver nominato la Santanchè ora cita la Izzo. Chissà come reagiranno… Poi si giustifica: “Scusate, sono raffreddata da 35 anni”.

Neffa e i Bluebeatears in O’ sarracino. Esibizione poco convincente…

Valerio Scanu inizia al pianoforte, poi si alza per cantare Io vivrò senza te con un arrangiamento moderno e originale. La voce lo sostiene moltissimo anche nelle parti più alte e insidiose, ottima resa scenica.

Se perdo anche te per Irene Fornaciari ma il pubblico sembra “perso” dal look della Ghenea mentre abbandona la scena. E l’esibizione canora scorre via senza sussulti.,,

Tornano gli sposini Salamoia che ironizzano sul ricco cachet dei Pooh, lui però si “eccita” appena arriva la Ghenea.

Il look di Madalina continua a lasciare tutti senza parole, spettacolo puro.

E questo è il lato B, il pubblico maschile in sala non si trattiene dalla gioia.

Bluvertigo e Morgan ne La lontananza, da apprezzare la volontà di trasformare il brano ma la voce (latente) del frontman resta una nota dolente…

E’ il momento di una grande atleta, Nicole Orlando, che ha vinto 5 medaglie ai recenti Mondiali di atletica. E sarà tra i concorrenti di Ballando con le stelle 11. Poi le viene da piangere pensando alla nonna recentemente scomparsa. E le dedica idealmente Angelo di Francesco Renga.

Povero Garko, si avvicina a Nicole per consegnarle un mazzo di fiori e lei confessa: “A mia madre non piace Gabriel!”.

La donna cannone è un altro pezzo davvero impegnativo ma Lorenzo Fragola vi si accosta con soavità e leggerezza. Molto credibile e delicato.

Cambio d’abito per la Ghenea e Conti è comprensibilmente distratto dallo strass, “distrasso”…

Continuano le cover in napoletano, stupisce che una di queste la proponga Enrico Ruggeri. E’ A’ canzuncella.

La Versace chiede a Conti se ha “da accendere”. Intanto si è rifatta il seno ma al contrario… Incontenibile! Perfino il conduttore va in tilt per colpa della Raffaele e gli scappa “canta Diego Calvetti” anziché “canta Annalisa”. Anche la presentazione “è al contrario”, sottolinea la Versace ridendo.

Annalisa, sempre più sensuale (una trasformazione nel look e nel trucco davvero azzeccata), propone America. Ed è perfettamente “centrata” nel brano.

Gli Stadio con la formazione storica per omaggiare – davvero bene – Lucio Dalla ne La sera dei miracoli. Sul maxischermo compare l’immagine di Dalla. Applausi convinti del pubblico.

Due comici (Pino e gli anticorpi alias Michele e Stefano Manca) arrivano sul palco e interpretano uno chef stellato e un allievo. Certe battute sono divertenti, va riconosciuto. Il pubblico ride di gusto.

Gli Stadio vincono per il quinto gruppo. Viene aperto il televoto tra i 5 vincitori.

E’ il momento di uno dei cantanti più forti e performanti dell’ultimo periodo, Hozier, con la hit Take me to church. E sulla chitarra c’è un cuoricino arcobaleno. Grandi applausi al teatro Ariston.

C’è “Adriano Celentano” dietro Rocco Tanica ma lui si concentra in sala stampa con Giancarlo Prostata.

Esilarante come sempre la sala stampa, c’è perfino Beppe Vessicchio (ovviamente fake) sulla copertina di Coltelli.

Ed ecco “gli Zero Assoluto” sulla copertina de Il cinghiale!

La Versace si congeda perdendo una mano, troppo forte!

Classifica delle cover: al 5° posto Rocco Hunt, al 4° Noemi, al 3° Clementino, al 2° Scanu, al 1° gli Stadio.