Home Sanremo 2014, Salvini: “Fazio e Littizzetto? Compagni coi milioni”. E il Codacons chiede bilanci trasparenti

Sanremo 2014, Salvini: “Fazio e Littizzetto? Compagni coi milioni”. E il Codacons chiede bilanci trasparenti

Il Segretario della Lega definisce (ancora) il Canone Rai una truffa e definisce Sanremo 2014 “Il peggio del peggio del radical chic”. Bilanci e televoto, invece, agitano le associazioni dei Consumatori.

pubblicato 10 Febbraio 2014 aggiornato 3 Settembre 2020 08:24

Partito ufficialmente il conto alla rovescia per Sanremo 2014, partono anche le polemiche sul Festival, finora piuttosto sotto traccia ma ora alla ribalta, approfittando dei riflettori ormai accesi sulla kermesse.

Partiamo da Matteo Salvini che a Un Giorno da Pecora rinnova la propria ‘antipatia’ contro la Rai, contro il canone e contro la coppia Fazio e Littizzetto.

“Sanremo? Non lo vedrò, è il peggio del peggio del radical chic”

dice il segretario della Lega Nord (e possiamo riascoltarlo nel video d’apertura) che non manca di manifestare la propria ‘stima’ nei confronti dei conduttori di Sanremo:

“Fazio e la Littizzetto? Sono i tipici compagni coi milioni di euro sul conto in banca, guadagno in tre giorni quello che un brutto politico guadagna in cinque anni, mi stanno qua”.

Insomma, il tempo passa ma certe cose non cambiano. E considerato che se c’è una cosa che proprio non sopporterebbe di vedere a Sanremo sono i cantanti ‘impegnati (“Come la Mannoia, una di quelle che firmano diecimila appelli…”) farà bene a non seguire la serata Sanremo Club, quella di venerdì 21 quando si ripercorrerà la storia della Tv italiana anche grazie ai grandi cantautori.

Immancabile l’affondo sul canone, che l’europarlamentare non paga perché, dice.

“Credo che la tassa di possesso sia un furto, una truffa”.

Evidentemente non ha accolto ‘l’appello’ inviatogli la settimana scorsa proprio da Fazio e da Littizzetto che, ricordando al pubblico la scadenza del canone, specificavano che loro sono già pagati dalla pubblicità e che pagavano volentieri il canone perché anche Salvini possa parlare in televisione, sempre. In basso il video.

Ma proseguiamo e passiamo al Codacons e all’Associazione Utenti Radiotelevisivi che non hanno neanche dato il tempo a Giancarlo Leone di gongolare un po’ per il pareggio di bilancio raggiunto per Sanremo 2014 che ‘avanzano’ richieste.

Con un comunicato, infatti, chiedono trasparenza sui costi e i ricavi e la pubblicazione dei bilanci:

“E’ diritto degli utenti che finanziano la rete di Stato attraverso il pagamento del canone conoscere non solo quanto l’azienda abbia speso per la kermesse canora, ma anche quanto l’evento abbia fatto incassare alla rete”

si legge nella nota. E giusto per collegarci a Salvini, verrebbe quasi da pensare che, stando a quanto scritto, il bilancio dovrebbe essere inviato e reso disponibile solo a chi può esibire la ricevuta del pagamento del canone. E’ una provocazione, ovvio, ma se si parla di “utenti che finanziano la rete di Stato…“.

Le associazioni chiedono, inoltre, che

“la Rai debba rendere pubblici tutti i costi del Festival, con particolare riferimento ai compensi elargiti a presentatori, vallette e ospiti stranieri e italiani. Oltre a tali voci, e per meglio comprendere il rapporto tra costi e ricavi, l’azienda deve pubblicare anche le entrate ottenute grazie alla pubblicità trasmessa durante le serate del Festival”.

Beh, sulle vallette forse sanno qualcosa che a noi Leone e Fazio non hanno ancora voluto dire.

Si rinnovano inoltre anche le preoccupazioni sul televoto:

“Non capiamo come la Rai, nonostante le tante criticità di tale sistema e l’accertata impossibilità di escludere i call center specializzati dalle votazioni, abbia deciso di proseguire con il televoto a Sanremo, mezzo che, come è stato dimostrato in passato, risulta il meno democratico per consentire la partecipazione del pubblico da casa alla scelta della canzone vincitrice”.

Ora qui mi si apre un po’ di confusione sul concetto di democrazia e come esso si leghi al Sanremo. Ma quel che posso capire io è irrilevante. L’importante sono le richieste avanzate da Codacons e Associazione Utenti RadioTelevisivi un’ora dopo la conferenza stampa di presentazione di Sanremo 2014.

Foto | Pagina FB ufficiale di Tv Talk

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