Sanremo 2014, Littizzetto: “Avremmo dovuto bilanciare la nostalgia con la novità”
L’autocritica della comica anche sul mancato effetto sorpresa nelle interazioni con Fazio: “È difficile stupire, essere un po’ meno presenti non guasta. Non come Mina, ma insomma…”
Luciana Littizzetto ha fatto a caldo un bilancio del Festival di Sanremo 2014, chiusosi ieri sera con il trionfo di Arisa e con ascolti decisamente bassi rispetto agli ultimi anni.
L’attrice che ha affiancato Fabio Fazio nelle cinque lunghe serate della kermesse musicale al quotidiano La Repubblica ha spiegato:
Quello che è successo la prima puntata ha inquietato lo show, una festa che parte così è già stonata. Per me le cose hanno funzionato: ho giocato con la Carrà, le gemelle Kessler, è stato un onore avere Franca Valeri. Silvan mi ha fatto fare le prove per ore, ho un principio di pubalgia. Pensavo solo: “Ora gli rovino la carriera”. Ma forse oltre alla celebrazione dei 60 anni di tv avremmo dovuto bilanciare la nostalgia con la novità. Quando ho visto la potenza del flashmob ho capito. Ma queste cose richiedono un grosso lavoro e un certo dispendio.
Lucianina ha ammesso inoltre che che quest’anno la gara tra i cantanti – elemento centrale in Sanremo – “è stata meno bella”; poi è tornata sulla rabbia sociale diffusa che avrebbe influenzato le sorti del Festival:
L’anno scorso c’era più gioia, è un momento di malessere fortissimo. Qualsiasi categoria tiri in ballo si offende.
La Littizzetto è stata poi interrogata sull’assenza in scena dell’effetto sorpresa nel rapporto con Fazio, ripetitivo e ridondante troppo spesso:
Siamo molto presenti: negli speciali, a Che tempo che fa, per due anni a Sanremo. È difficile stupire, essere un po’ meno presenti non guasta. Non come Mina, ma insomma… Poi è come se dovessi provare continuamente che sei bravo, non ti puoi rilassare mai.
Non a caso stasera la coppia si ricostituirà a Che tempo che fa su Rai3. Ma questo è un altro discorso. L’attrice ha concluso sottolineando le difficoltà esistenti nel realizzare un Festival di Sanremo che risulti godibile per tutti:
Fabio è tranquillo, ha lavorato tanto, ha fatto esattamente quello che voleva. Per lui la bellezza era questo, poi, certo, non è uguale per tutti. Ma mi creda, stare sul palco 4 ore e mezza è difficile, è una trasmissione molto grande, con un pubblico sterminato: come accontenti tutti? Mia madre per prima cosa mi ha detto: “Luciana, ma sono spariti i fiori dal palco?