Sanremo 2013, Luciana Littizzetto e le canzoni tristi
Il pezzo comico di apertura della quarta serata del Festival.
La serata del venerdì sera del Festival di Sanremo dedicata alle canzoni del passato si è aperta con il pezzo comico di Luciana Littizzetto. L’attrice, spalleggiata da Fazio, è entrata sul palco nel nome di…”balengo”. Dopo aver definito Nilla Pizzi “un badilebaule” (ha indossato lo stesso vestito della storica cantante), ha sottolineato quanto “una volta le canzoni erano tristi”. Da qui Lucianina si è lanciata in una dissacrante esegesi dei testi di alcuni brani dell’epoca. Roba che al confronto “i plastici di Bruno Vespa sono una passeggiata di salute”.
La Littizzetto così ha letto alcuni frammenti di, tra le altre, Buongiorno tristezza, La mamma che piange di più (“Ma la mamma che piange di più mammina cara sei tu, soltanto tu”) e Povero amico mio (“l’amavo tanto, e se n’è andata via,
e sto morendo dalla gelosia. Povero amico mio, siamo rimasti soli, tu ed io!! Tu, ed io”). Parole, significato e tenore decisamente deprimenti, che Fazio, presente al fianco dell’attrice per tutto il pezzo – seduti sui gradini del palco (durato meno di dieci minuti) -, ha giustificato con il periodo di dopoguerra.
Sanremo 2013, Luciana Littizzetto e le canzoni tristi
Il conduttore ligure ha chiosato citando un pezzo di cronaca dell’Europeo risalente al 1953 nel quale espressamente si scriveva delle lacrime versate in occasione del Festival di Sanremo. Altri tempi, insomma.
Infine Fazio ha assicurato che stasera, a differenza di quanto accadeva qualche decennio fa, ci si divertirà come pazzi.
Non resta che verificarlo. Stasera solo risate o anche qualche lacrimuccia?